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DELEGA FISCALE, IL GOVERNO ACCELERA
Oggi in Consiglio dei ministri il via libera al ddl che riscriverà il sistema del prelievo, uno dei “pilastri” del Recovery Plan. Irpef, Irap e forse Iva nel menu della riforma.
Irpef, Irap, catasto, lotta all'evasione e, forse, Iva. Sono i capitoli principali del disegno di legge delega per riscrivere il sistema del prelievo fiscale, una delle riforme "di accompagnamento" del Recovery plan, che il Governo si appresta ad approvare. Le ultime decisioni arriveranno oggi nella cabina di regia che presiederà il Consiglio dei ministri, dopo che il temine originario è slittata da luglio a settembre e, infine, a conclusione del voto amministrativo. La delega dovrebbe in ogni caso essere molto "larga" e generica per far sì che i gruppi parlamentari abbiano più spazio possibile per dare le loro indicazioni che il Governo dovrà poi tradurre in decreti attuativi, con le prime novità che non entreranno in vigore prima del 2023.
Il nodo politicamente più delicato, data l’opposizione del centrodestra a qualunque aumento delle tasse, è quello del catasto. L’idea di Palazzo Chigi sarebbe quella di prendere tempo, spingendo intanto sul completamento della revisione degli estimi catastali e rimandando a una fase successiva le scelte sulla revisione della tassazione. Per la revisione dell'Irpef – di cui un anticipo si dovrebbe vedere già nella manovra economica - dovrebbe essere scelto un intervento di alleggerimento per il terzo scaglione, quello in cui rientrano i contribuenti che guadagnano tra i 28mila e i 55mila euro, con aliquota attuale al 38%. Per quanto riguarda l'Irap, le Camere si sono già espresse per l’abolizione, ma restano alcune criticità da risolvere. Si cercherà di evitare, ad esempio, che ci sia un'aliquota troppo alta nel caso che l’imposta regionale sulle attività produttive venisse assorbita nell'Ires o ne diventasse una addizionale.
Confcommercio di Enna a sostegno di Picciotto «Mai pensato a un accorpamento con Messina»
Il caso delle divisioni interne all'organizzazione di categoria Confcommercio di Enna a sostegno di Picciotto «Mai pensato a un accorpamento con Messina» «Non vogliamo più proseguire a domani darci e domandare perché Confcommercio Messina sia stata consegnata ad Enna, perché Carmelo Picciotto abbia deciso di agevolare la fusione dell'associazione di Messina alla sua omonima di una piccola provincia dell'entroterra siciliano, perché il presidente di Messina, assieme a quello di Enna ambiscano alla fusione delle Camere di commercio delle due città e agiscano affinché questo accada. Non chiediamo più di ripristinare trasparenza e legalità a chi di trasparenza e legalità ha solo saputo riempirsi la bocca e le pagine di giornali sino a qualche giorno fa. A questo punto vogliamo dare a Confcommercio Messina l'opportunità di riprendere un nuovo corso e di riprenderlo con e per i messinesi ,senza alcun altro scopo se non quello di far crescere il nostro territorio e le nostre imprese». A conclusione del loro documento, gli otto consiglieri dimissionari — Corrado Andre, Giuseppe Barbera Campagna, Francesco Crescenti, Pasquale Currò, Salvatore Scilibeno, Paolo Tomasello, Domenico Venuto e Luigi Vezzosi—avevano puntato il dito contro queste presunte "operazioni" volte ad accorpare le organizzazioni di categoria di Messina e di Enna. Ma immediata arriva la replica proprio del presidente di Confcommercio di Caltanissetta ed Enna, Maurizio Prestifilippo: «Mai nella nostra agenda c'è stato un ordine del giorno che potesse prevedere la fusione tra la Confcommercio di Messina con quella di Caltanissetta Enna». Prestifilippo si dice «esterrefatto» per gli attacchi mossi da quello che definisce «un manipolo di esagitati ex componenti del Consiglio generale di Confcommercio Messina», E sul tema, interviene anche il direttore di Confcommercio Gianluca Speranza, il quale tiene a precisare che, «diversamente da quanto affermato dai consiglieri dimissionari, in poco più di sei mesi di impegno si è rivoluzionato l'assetto organizzativo di Confcommercio Messina. Stiamo procedendo alla normalizzazione delle delegazioni comunali e dei sindacati di categoria, sono stati predisposti i bilanci del triennio 2017-2019, già approvati dalla Giunta e che tra pochi giorni verranno portati in assemblea per l'approvazione. Nonostante il Covid, Confcommencio Messina ha aumentato il numero degli associati, migliorato le entrate e razionalizzato la spesa, mentre i numerosi debiti sono stati diminuiti o azzerati». E sulle motivazioni addotte dai consiglieri dimissionari, insiste il presidente Prestifilippo, il quale continua a ribadire che «è falso, falso, falso quanto da loro detto; mai abbiamo parlato di fusione tra le due provincie, mai abbiamo parlato di fusione tra le due Camere di commercio, mai abbiamo trattato la svendita di alcuna cosa che appartenga a Confcommercio Messina;anzi, allertati dal presidente nazionale Carlo Sangalli, siamo giunti a Messina per svolgere un'attività esplorativa condotta tra luglio e settembre 2020 e che si è conclusa con una esaustiva relazione trasmessa agli organi confederali di Confcommercio e inviata a ciascun consigliere di Confcommercio Messina. Su richiesta del presidente Picciotto, dopo il licenziamento della precedente direttrice, che aveva lasciato priva di contabilità l'associazione messinese nell'ultimo biennio, la Giunta provinciale di Confcommercio Enna, dopo il diniego della consorella palermitana, ha offerto la disponibilità, a titolo gratuito, del proprio direttore, provvisoriamente e per poche ore alla settimana, al fine di ottemperare ai compiti propri del direttore stabiliti dallo Statuto, di cui Messina è tuttora priva. Per quanto ci è dato a sapere — conclude Prestifilippo — la nomina del direttore è avvenuta attraverso una delibera, tra l'altro unanime. del Consiglio generale di Confcommercio Messina».
Sangalli:è tempo di ricostruire il futuro
SANGALLI: “È TEMPO DI RICOSTRUIRE IL FUTURO”
Nella relazione all’Assemblea 2021 il presidente di Confcommercio ha sottolineato che dopo la crisi “recuperare è d’obbligo, ma ci aspetta ancora la partita più importante: quella della crescita, robusta, duratura e inclusiva”. Queste le parole del presidente Carlo Sangalli pronunciate durante l'assemblea tenutasi oggi 29 settembre 2021 all'Auditorium della Conciliazione a Roma. Tanti i partecipanti all'assemblea annuale, tra cui Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna rappresentata dal presidente il dott. Maurizio Prestifilippo ed il direttore Gianluca Speranza. La parola d'ordine è stata "Ricostruire", che significa costruire il nuovo, secondo un mondo trasformato. Per questo bisogna partecipare e condividere azioni che richiedono capacità di progettare e poi realizzare.
Nella foto: il dott. Maurizio Prestifilippo (presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna) Lino Stoppani, vice presidente vicario di Confcommercio Imprese per l'Italia e Gianluca Speranza (direttore di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna)
AVVISO “ SICILIA IN DIGITALE” - AGEVOLAZIONI PER AZIONI DI COMUNICAZIONE E MARKETING DIGITALE
- RISORSE FINANZIARIE
La dotazione finanziaria complessivamente stanziata con il presente avviso ammonta a € 1.200.000,00 . Saranno finanziate le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili
- AMBITI DI INTERVENTO
Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto le spese sostenute per:
• l’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale ;
• l’acquisizione di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi , servizi digitali a supporto delle azioni di comunicazione e marketing digitale. Potrà essere ammessa a finanziamento per ciascuna impresa solamente una domanda di contributo.
- SOGGETTI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO e REQUISITI
Possono beneficiare del contributo pubblico previsto dal presente avviso le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico: siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande vanno inoltrate all’indirizzo web https://sportelloincentivi.regione.sicilia.it dalle ore 10,00 del30/09/2021 alle ore 17,00 del 20/10/2021.
Per il bando e per scaricare tutti gli allegati consultare il sito della Regione Siciliana cliccando qui
Per avere supporto da uno dei nostri consulenti chiama il n. 0935.500971
CARO BOLLETTE, IL GOVERNO TAGLIA GLI ONERI DI SISTEMA PER PMI E UTENZE DOMESTICHE
Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto che riduce la tassazione sulle bollette di luce e gas. Aliquote Iva giù al 5% rispetto a quelle attuali, pari al 10 e al 12%.
Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”
Il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso “decreto bollette” che arriva a una settimana dal temutissimo, forte aumento delle bollette elettriche che verrà innescato dall’aumento del prezzo internazionale del gas. Con il provvedimento vengono ridotti gli oneri di sistema, ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas per "attività di interesse generale per il sistema elettrico". Le nuove misure favoriscono gli oltre tre milioni di persone che beneficiano del bonus energia, per i quali vengono tendenzialmente azzerati gli effetti dell’aumento previsto il primo ottobre. Si tratta di:
nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli).
percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute.
I circa sei milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e i 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw si vedranno da parte loro azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti, l’Iva viene temporaneamente abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 (famiglie) e 22% (imprese) esistenti oggi. Quanto al gas, infine, anche i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del "bonus sociale gas" vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta.
Cingolani: intervento per 3,5 miliardi, gli aumenti arriveranno a 9 miliardi
Il governo interviene con 3,5 miliardi a fronte di aumenti di luce e gas che saranno nell'ordine di 9 miliardi. Lo ha chiarito il ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, spiegando di aver reperito “circa 3 miliardi e mezzo lavorando su vari capitoli. L'aumento che dovrà essere confermato dall'Authority, sarà intorno ai 9 miliardi tra parte elettrica e parte gas, noi riusciremo a compensare con 3,5 miliardi andando ad incidere sulle fasce più povere". "Ci sarà un incremento purtroppo inevitabile al momento, nel frattempo entro la fine dell'anno lavoreremo a un impianto molto più strutturale per il futuro perché è chiaro che questi sono aumenti globali e probabilmente continueranno a peseranno sulle bollette”, ha aggiunto.
Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”
La bozza di provvedimento approvata dal Consiglio dei Ministri “si muove nella giusta direzione in quanto scongiura, per il prossimo trimestre, parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori”. Questo il commento di Confcommercio, la quale aggiunge però che “l’intervento del Governo non è ancora sufficiente a risolvere in maniera duratura e strutturale i nodi che attanagliano il nostro sistema energetico”.
Per la Confederazione occorre infatti “affrontare innanzitutto il tema della dipendenza dalle forniture estere che rende l’Italia intrinsecamente più vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities” e “risolvere i limiti dell’attuale configurazione del sistema di prelievo che ancora oggi pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema, ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra l’altro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse”. Si tratta di oneri pari a a circa 15 miliardi annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi per assicurare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico.
Secondo Confcommercio, poi, “è necessario avviare da subito una riforma più organica delle modalità di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalità generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell'approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell'ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed imprese”.
“Questi interventi – conclude la Confederazione - dovranno essere accompagnati da investimenti importanti per la diversificazione delle forniture di energia, per accrescere l’indipendenza del nostro Paese dall’estero e per incentivare l’efficienza energetica”.
Perché il gas aumenta
Il rincaro del gas ha una ragione semplice: l’economia è in forte ripresa e le aziende tornano quindi a lavorare a pieno regime generando una forte aumento della domanda. Di conseguenza il costo del gas, principale componente della produzione di elettricità, aumenta. A questo si aggiunge l'aumento del prezzo della CO2: le aziende che producono anidride carbonica vengono "tassate" con l'obbligo di acquisto di quote di emissioni nel sistema europeo Ets, un prezzo che aumenta gradualmente per sollecitare le aziende stesse alla decarbonizzazione. Ciò comporta però anche un aumento dei costi di produzione e di conseguenza delle tariffe in bolletta.
La situazione in Italia
È l'Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che nel nostro Paese fissa ogni trimestre i prezzi del metano e della corrente sul mercato tutelato. Nell'ultimo trimestre, quello tra aprile e giugno scorsi, il costo dell'elettricità è aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Se però il governo non fosse intervenuto, la bolletta elettrica sarebbe aumentata addirittura del 20%. Ma come ha fatto? L'esecutivo ha usato 1,2 miliardi ricavati dalla vendita di quote di emissioni nel sistema Ets per abbassare il costo per i cittadini. Per il prossimo trimestre, il quarto del 2021, Arera dovrà di nuovo aggiornare le tariffe tenendo conto che il prezzo del gas e le tariffe del carbonio sono di nuovo salite rispetto al primo luglio scorso.
Fonte: Confcommercio Imprese per l'Italia
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IL 29 SETTEMBRE A ROMA L'ASSEMBLEA DI CONFCOMMERCIO
Appuntamento all'Auditorium della Conciliazione con gli interventi del presidente Sangalli e del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Prevista la diretta streaming.
Mercoledì 29 settembre (alle ore 11.30) all’Auditorium della Conciliazione di Roma andrà in scena la trentacinquesima edizione dell'Assemblea Generale di Confcommercio. L'evento, che potrà essere seguito in streaming, si aprirà con un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Seguirà una presentazione video "particolare" che precederà gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.
LORINA E MORREALE COMMISSARI DI CALTANISSETTA E AREA DEL VALLONE. FARACI DELEGATO DI GELA
Il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo nomina Michele Lorina Commissario Confcommercio della Città di Caltanissetta e Salvatore Morreale Commissario dei Comuni nisseni che compongono l’Area del Vallone. Vito Faraci è invece nominato Delegato del Presidente nella Città di Gela.
Confcommercio Caltanissetta Enna è nata con lo scopo di rappresentare e assistere le attività economiche delle due province dell’entroterra siciliano e per garantire adeguata rappresentanza alle esigenze delle imprese.
E per meglio svolgere la sua missione, l’Associazione dei commercianti maggiormente rappresentativa comincia a strutturarsi nei comuni del nisseno attraverso la nomina di alcuni imprenditori, che avranno il compito di riorganizzare il sistema Confcommercio nel territorio.
Con questo spirito il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo ha nominato, con propria Determina presidenziale, un Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, un Commissario Confcommercio per i Comuni della provincia di Caltanissetta che compongono l’Area del Vallone e un Delegato del Presidente che dovrà occuparsi della riorganizzazione della Città di Gela.
La scelta di Prestifilippo è ricaduta sull’imprenditore nisseno Michele Lorina che è stato nominato Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, sull’imprenditore serradifalchese Salvatore Morreale, nominato Commissario Confcommercio per i Comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Milena, Montedoro, Mussomeli, Serradifalco, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba che compongono l’Area del Vallone e sull’imprenditore gelese Vito Faraci, nominato Delegato del Presidente della Città di Gela.
«Confcommercio Caltanissetta Enna deve strutturarsi anche nel territorio della provincia di Caltanissetta perché possa garantire adeguata assistenza alle imprese e rappresenti un solido punto di riferimento per tutte le attività commerciali del territorio – dichiara il Presidente Maurizio Prestifilippo – Abbiamo scelto Michele Lorina, Salvatore Morreale e Vito Faraci, imprenditori stimati che conoscono bene il mondo di Confcommercio e a loro abbiamo affidato il delicato compito di coinvolgere il tessuto imprenditoriale nel nostro progetto di sviluppo e di strutturare un sindacato dei commercianti forte ed autorevole».
La missione di Lorina, Morreale e Faraci sarà quella di riorganizzare la Confcommercio nel territorio di competenza, adottando tutti i provvedimenti necessari per restituire la dignità rappresentativa ai commercianti aderenti a Confcommercio ed avviare le procedure propedeutiche alla costituzione degli organismi elettivi.
«Il nostro obiettivo – conclude il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo – è quello di costituire le delegazioni comunali, che avranno il compito di garantire la rappresentanza di Confcommercio nel territorio. Gli uomini scelti hanno spiccate capacità di aggregazione e sono certo che riusciranno a coinvolgere le migliori espressioni imprenditoriali nell’ambizioso progetto di una Confcommercio forte e ben radicata nel territorio. Le nostre imprese stanno resistendo ad una crisi economica senza precedenti, esasperata dalla pandemia che sembra non voler dare tregua. E il sostegno di Confcommercio è fondamentale per affrontare insieme la gravità del momento e per trovare la forza necessaria per venirne fuori. Oggi, più che mai, è importante fare squadra e sviluppare condivise strategie di rilancio».
Sicilia zona gialla, cosa si può e cosa non si può fare
La Sicilia in zona gialla da oggi, lunedì 30 agosto, con nuove regole e misure - ma senza coprifuoco - per arginare i contagi da coronavirus e la diffusione del covid. Nella regione, che ieri ha fatto registrare altri 1.369 casi con un nuovo aumento di ricoveri e terapie intensive, ecco cosa cambia dopo l'ordinanza il 27 agosto scorso firmata del ministro della Salute Speranza, che certifica il passaggio di colore dalla zona bianca del resto d'Italia.
Da oggi in Sicilia obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Non c'è invece coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo. Rispetto alla zona bianca, nessuna modifica alle funzioni del Green pass: il certificato verde - per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi - consentirà ad esempio l'accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. All'aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il green pass è indispensabile per l'accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere). La Sicilia sarà in zona gialla il primo settembre, quando il green pass diventa obbligatorio per usufruire dei trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi).
Come stabilisce inoltre l'ultimo decreto covid, negli impianti sportivi di una regione in zona gialla "la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso".
L'ultimo bollettino fotografa una situazione complessa: sono 1.369 i contagi registrati ieri, ancora una volta il numero più alto tra le regioni italiane. Registrati 10 morti: 1 il 28 agosto, 8 il 27 agosto e 1 il 26 agosto. In terapia intensiva sono in cura 108 persone (4 in più rispetto a ieri). I pazienti in area non critica sono 914 (+21). Il dato dei guariti è pari a 864 persone. I tamponi molecolari processati sono stati 7092. I tamponi rapidi sono stati 6414. Tra le province, spicca Palermo con 343 casi.
"Sa quale è il vero problema? Che le persone non vogliono più indossare la mascherina. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l'affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l'equivoco di chi non la porta perché vaccinato", dice il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, all'Adnkronos.
"Noi i controlli li facciamo sempre - dice all'Adnkronos - Sono circa duemila i controlli al giorno, e oltre 50 mila i controlli eseguiti solo ad agosto. E' evidente che in una città e una provincia come Palermo dove accadono episodi di ogni genere, le forze dell'ordine devono essere sempre presenti. I controlli vanno fatti nei locali, nelle attività economiche, cose che facciamo regolarmente". Dall'inizio della pandemia sono stati oltre mezzo milione i controlli eseguiti nella provincia di Palermo.
"Noi cerchiamo di essere presenti ", ma il messaggio è chiaro: "Sono le persone che si devono convincere che le regole vanno rispettate". E ricorda che venerdì ha fatto un incontro con tutti i sindaci del distretto di Palermo. Proprio in vista della zona gialla.
La nuova Confcommercio Enna e Caltanissetta si allarga a Gela Nominato un delegato.
' Il presidente Prestifilippo ha scelto l'imprenditore Vito Faraci Così in città ci sono due associazioni. Francesco Trainito si ritiene in carica: Confcommercio di Gela ha la sua autonomia giuridica Per la guerra siciliana della Confcommercio Gela si ritrova con ben due imprenditori a capo di due Confcommercio. Uno, come è noto è Francesco Trainito che si ritiene in carica perché l'Ascom di Gela ha l'iscrizione alla Camera di Commercio, la sua partita Iva e la sua autonomia e a febbraio ha deliberato di aderire ad Ascom Confcommercio della città metropolitana di Catania. Poi c'è la Confcommercio di Caltanissetta Enna che è nata di recente pe rappresentare e assistere le attività economiche delle due province dell'entroterra siciliano. Il presidente Maurizio Prestifilippo è convinto che il progetto di sviluppo del territorio non può prescindere dalla Città di Gela che rappresenta la più grande realtà per abitanti e imprese, oltre a rivestire importanza strategica perché unico sbocco a mare per le due province di Caltanissetta ed Enna. Perciò Prestifilippo ha deciso di nominare un proprio delegato a Gela, con il preciso incarico di sviluppare e diffondere il sistema Confcommercio in città. La scelta è ricaduta su Vito Faraci, 60 anni, imprenditore del settore dei supermercati: «La nomina di Faraci - ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo - mira a coinvolgere gli imprenditori di Gela nel tentativo di rappresentare le molteplici e comL'imprenditore Vito Faraci plesse esigenze delle imprese. Il compito di Vito Faraci sarà di creare le condizioni affinché Gela assuma un ruolo da protagonista all'interno del sindacato interterritoriale. Sono certo che Faraci riuscirà a coinvolgere il tessuto imprenditoriale gelese in questo progetto di sviluppo e sarà punto d'avvio per costruire anche a Gela un sindacato dei commercianti forte ed autorevole». Vito Faraci ha accettato l'incarico e ha già avviato una serie di incontri con gli imprenditori della Città di Gela: «Ringrazio Maurizio Prestifilippo per la fiducia che ha voluto accordarmi - ha detto il neo Delegato - più volte ci siamo confrontati sulla necessità di creare una grande organizzazione datoriale che possa sostenere gli imprenditori e possa rappresentarne le istanze. Oggi, più che mai, è importante fare squadra e sviluppare strategie di rilancio».