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Mercoledì, 29 Settembre 2021 18:02

Sangalli:è tempo di ricostruire il futuro

SANGALLI: “È TEMPO DI RICOSTRUIRE IL FUTURO”
Nella relazione all’Assemblea 2021 il presidente di Confcommercio ha sottolineato che dopo la crisi “recuperare è d’obbligo, ma ci aspetta ancora la partita più importante: quella della crescita, robusta, duratura e inclusiva”. Queste le parole del presidente Carlo Sangalli pronunciate durante l'assemblea tenutasi oggi 29 settembre 2021 all'Auditorium della Conciliazione a Roma. Tanti i partecipanti all'assemblea annuale, tra cui Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna rappresentata dal presidente il dott. Maurizio Prestifilippo ed il direttore Gianluca Speranza. La parola d'ordine è stata "Ricostruire", che significa costruire il nuovo, secondo un mondo trasformato. Per questo bisogna partecipare e condividere azioni che richiedono capacità di progettare e poi realizzare.

 

Nella foto: il dott. Maurizio Prestifilippo (presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna) Lino Stoppani, vice presidente vicario di Confcommercio Imprese per l'Italia e Gianluca Speranza (direttore di Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna)

 - RISORSE FINANZIARIE

La dotazione finanziaria complessivamente stanziata con il presente avviso ammonta a € 1.200.000,00 . Saranno finanziate le domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili

- AMBITI DI INTERVENTO

Sono agevolabili, attraverso la concessione di contributi a fondo perduto le spese sostenute per:

• l’acquisizione di consulenze e servizi in materia di utilizzo di strumenti e canali digitali per la comunicazione e il marketing digitale ;

• l’acquisizione di soluzioni tecnologiche, software, strumenti di analisi , servizi digitali a supporto delle azioni di comunicazione e marketing digitale. Potrà essere ammessa a finanziamento per ciascuna impresa solamente una domanda di contributo.

- SOGGETTI BENEFICIARI DEL CONTRIBUTO e REQUISITI

Possono beneficiare del contributo pubblico previsto dal presente avviso le ditte individuali, le società di capitali, le società di persone, le società cooperative , i consorzi che alla data di presentazione della domanda e fino alla erogazione del contributo pubblico:  siano iscritte al Registro delle imprese e attive con sede legale e/o operativa in Sicilia alla data di presentazione della domanda di agevolazione;

- MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 

Le domande vanno inoltrate all’indirizzo web https://sportelloincentivi.regione.sicilia.it dalle ore 10,00 del30/09/2021 alle ore 17,00 del 20/10/2021.

Per il bando e per scaricare tutti gli allegati consultare il sito della Regione Siciliana cliccando qui

Per avere supporto da uno dei nostri consulenti chiama il n. 0935.500971

 

Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto che riduce la tassazione sulle bollette di luce e gas. Aliquote Iva giù al 5% rispetto a quelle attuali, pari al 10 e al 12%.

Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’atteso “decreto bollette” che arriva a una settimana dal temutissimo, forte aumento delle bollette elettriche che verrà innescato dall’aumento del prezzo internazionale del gas. Con il provvedimento vengono ridotti gli oneri di sistema, ovvero la tassazione sulle bollette di luce e gas per "attività di interesse generale per il sistema elettrico". Le nuove misure favoriscono gli oltre tre milioni di persone che beneficiano del bonus energia, per i quali vengono tendenzialmente azzerati gli effetti dell’aumento previsto il primo ottobre. Si tratta di:

nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui;
nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli).
percettori di reddito o pensione di cittadinanza; utenti in gravi condizioni di salute.
I circa sei milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e i 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw si vedranno da parte loro azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Per tutti gli altri utenti, l’Iva viene temporaneamente abbassata al 5% rispetto alle aliquote del 10 (famiglie) e 22% (imprese) esistenti oggi. Quanto al gas, infine, anche i circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del "bonus sociale gas" vedranno di fatto cancellati gli effetti del previsto aumento della bolletta.

 

Cingolani: intervento per 3,5 miliardi, gli aumenti arriveranno a 9 miliardi

Il governo interviene con 3,5 miliardi a fronte di aumenti di luce e gas che saranno nell'ordine di 9 miliardi. Lo ha chiarito il ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, spiegando di aver reperito “circa 3 miliardi e mezzo lavorando su vari capitoli. L'aumento che dovrà essere confermato dall'Authority, sarà intorno ai 9 miliardi tra parte elettrica e parte gas, noi riusciremo a compensare con 3,5 miliardi andando ad incidere sulle fasce più povere". "Ci sarà un incremento purtroppo inevitabile al momento, nel frattempo entro la fine dell'anno lavoreremo a un impianto molto più strutturale per il futuro perché è chiaro che questi sono aumenti globali e probabilmente continueranno a peseranno sulle bollette”, ha aggiunto.

 

Confcommercio: “bene le misure annunciate dal governo, ora revisione degli oneri di sistema e riforme strutturali”


La bozza di provvedimento approvata dal Consiglio dei Ministri “si muove nella giusta direzione in quanto scongiura, per il prossimo trimestre, parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori”. Questo il commento di Confcommercio, la quale aggiunge però che “l’intervento del Governo non è ancora sufficiente a risolvere in maniera duratura e strutturale i nodi che attanagliano il nostro sistema energetico”.

Per la Confederazione occorre infatti “affrontare innanzitutto il tema della dipendenza dalle forniture estere che rende l’Italia intrinsecamente più vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities” e “risolvere i limiti dell’attuale configurazione del sistema di prelievo che ancora oggi pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema, ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra l’altro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse”. Si tratta di oneri pari a a circa 15 miliardi annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi per assicurare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico.

Secondo Confcommercio, poi, “è necessario avviare da subito una riforma più organica delle modalità di calcolo della bolletta energetica, anche in ottica di progressivo trasferimento alla fiscalità generale degli oneri generali di sistema. Servono poi misure regolatorie che assicurino mercati concorrenziali, prezzi accessibili, sostenibilità ambientale e sociale degli investimenti e sicurezza dell'approvvigionamento, realizzando un modello di transizione energetica che consenta di coniugare innovazione tecnologica, rispetto dell'ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini ed imprese”.

“Questi interventi – conclude la Confederazione - dovranno essere accompagnati da investimenti importanti per la diversificazione delle forniture di energia, per accrescere l’indipendenza del nostro Paese dall’estero e per incentivare l’efficienza energetica”.

 

Perché il gas aumenta
Il rincaro del gas ha una ragione semplice: l’economia è in forte ripresa e le aziende tornano quindi a lavorare a pieno regime generando una forte aumento della domanda. Di conseguenza il costo del gas, principale componente della produzione di elettricità, aumenta. A questo si aggiunge l'aumento del prezzo della CO2: le aziende che producono anidride carbonica vengono "tassate" con l'obbligo di acquisto di quote di emissioni nel sistema europeo Ets, un prezzo che aumenta gradualmente per sollecitare le aziende stesse alla decarbonizzazione. Ciò comporta però anche un aumento dei costi di produzione e di conseguenza delle tariffe in bolletta.

La situazione in Italia
È l'Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che nel nostro Paese fissa ogni trimestre i prezzi del metano e della corrente sul mercato tutelato. Nell'ultimo trimestre, quello tra aprile e giugno scorsi, il costo dell'elettricità è aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Se però il governo non fosse intervenuto, la bolletta elettrica sarebbe aumentata addirittura del 20%. Ma come ha fatto? L'esecutivo ha usato 1,2 miliardi ricavati dalla vendita di quote di emissioni nel sistema Ets per abbassare il costo per i cittadini. Per il prossimo trimestre, il quarto del 2021, Arera dovrà di nuovo aggiornare le tariffe tenendo conto che il prezzo del gas e le tariffe del carbonio sono di nuovo salite rispetto al primo luglio scorso.

 

Fonte: Confcommercio Imprese per l'Italia

Mercoledì, 22 Settembre 2021 12:09

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Appuntamento all'Auditorium della Conciliazione con gli interventi del presidente Sangalli e del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Prevista la diretta streaming.
Mercoledì 29 settembre (alle ore 11.30) all’Auditorium della Conciliazione di Roma andrà in scena la trentacinquesima edizione dell'Assemblea Generale di Confcommercio. L'evento, che potrà essere seguito in streaming, si aprirà con un messaggio di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Seguirà una presentazione video "particolare" che precederà gli interventi del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo nomina Michele Lorina Commissario Confcommercio della Città di Caltanissetta e Salvatore Morreale Commissario dei Comuni nisseni che compongono l’Area del Vallone. Vito Faraci è invece nominato Delegato del Presidente nella Città di Gela.

Confcommercio Caltanissetta Enna è nata con lo scopo di rappresentare e assistere le attività economiche delle due province dell’entroterra siciliano e per garantire adeguata rappresentanza alle esigenze delle imprese.

E per meglio svolgere la sua missione, l’Associazione dei commercianti maggiormente rappresentativa comincia a strutturarsi nei comuni del nisseno attraverso la nomina di alcuni imprenditori, che avranno il compito di riorganizzare il sistema Confcommercio nel territorio.

Con questo spirito il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo ha nominato, con propria Determina presidenziale, un Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, un Commissario Confcommercio per i Comuni della provincia di Caltanissetta che compongono l’Area del Vallone e un Delegato del Presidente che dovrà occuparsi della riorganizzazione della Città di Gela.

La scelta di Prestifilippo è ricaduta sull’imprenditore nisseno Michele Lorina che è stato nominato Commissario Confcommercio per la Città di Caltanissetta, sull’imprenditore serradifalchese Salvatore Morreale, nominato Commissario Confcommercio per i Comuni di Acquaviva Platani, Bompensiere, Campofranco, Milena, Montedoro, Mussomeli, Serradifalco, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba che compongono l’Area del Vallone e sull’imprenditore gelese Vito Faraci, nominato Delegato del Presidente della Città di Gela.

«Confcommercio Caltanissetta Enna deve strutturarsi anche nel territorio della provincia di Caltanissetta perché possa garantire adeguata assistenza alle imprese e rappresenti un solido punto di riferimento per tutte le attività commerciali del territorio – dichiara il Presidente Maurizio Prestifilippo – Abbiamo scelto Michele Lorina, Salvatore Morreale e Vito Faraci, imprenditori stimati che conoscono bene il mondo di Confcommercio e a loro abbiamo affidato il delicato compito di coinvolgere il tessuto imprenditoriale nel nostro progetto di sviluppo e di strutturare un sindacato dei commercianti forte ed autorevole».

La missione di Lorina, Morreale e Faraci sarà quella di riorganizzare la Confcommercio nel territorio di competenza, adottando tutti i provvedimenti necessari per restituire la dignità rappresentativa ai commercianti aderenti a Confcommercio ed avviare le procedure propedeutiche alla costituzione degli organismi elettivi.

«Il nostro obiettivo – conclude il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo – è quello di costituire le delegazioni comunali, che avranno il compito di garantire la rappresentanza di Confcommercio nel territorio. Gli uomini scelti hanno spiccate capacità di aggregazione e sono certo che riusciranno a coinvolgere le migliori espressioni imprenditoriali nell’ambizioso progetto di una Confcommercio forte e ben radicata nel territorio. Le nostre imprese stanno resistendo ad una crisi economica senza precedenti, esasperata dalla pandemia che sembra non voler dare tregua. E il sostegno di Confcommercio è fondamentale per affrontare insieme la gravità del momento e per trovare la forza necessaria per venirne fuori. Oggi, più che mai, è importante fare squadra e sviluppare condivise strategie di rilancio».

La Sicilia in zona gialla da oggi, lunedì 30 agosto, con nuove regole e misure - ma senza coprifuoco - per arginare i contagi da coronavirus e la diffusione del covid. Nella regione, che ieri ha fatto registrare altri 1.369 casi con un nuovo aumento di ricoveri e terapie intensive, ecco cosa cambia dopo l'ordinanza il 27 agosto scorso firmata del ministro della Salute Speranza, che certifica il passaggio di colore dalla zona bianca del resto d'Italia.

Da oggi in Sicilia obbligo di indossare le mascherine all'aperto. Non c'è invece coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo. Rispetto alla zona bianca, nessuna modifica alle funzioni del Green pass: il certificato verde - per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi - consentirà ad esempio l'accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. All'aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il green pass è indispensabile per l'accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere). La Sicilia sarà in zona gialla il primo settembre, quando il green pass diventa obbligatorio per usufruire dei trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi).

Come stabilisce inoltre l'ultimo decreto covid, negli impianti sportivi di una regione in zona gialla "la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso".

L'ultimo bollettino fotografa una situazione complessa: sono 1.369 i contagi registrati ieri, ancora una volta il numero più alto tra le regioni italiane. Registrati 10 morti: 1 il 28 agosto, 8 il 27 agosto e 1 il 26 agosto. In terapia intensiva sono in cura 108 persone (4 in più rispetto a ieri). I pazienti in area non critica sono 914 (+21). Il dato dei guariti è pari a 864 persone. I tamponi molecolari processati sono stati 7092. I tamponi rapidi sono stati 6414. Tra le province, spicca Palermo con 343 casi.

"Sa quale è il vero problema? Che le persone non vogliono più indossare la mascherina. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l'affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l'equivoco di chi non la porta perché vaccinato", dice il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, all'Adnkronos.

"Noi i controlli li facciamo sempre - dice all'Adnkronos - Sono circa duemila i controlli al giorno, e oltre 50 mila i controlli eseguiti solo ad agosto. E' evidente che in una città e una provincia come Palermo dove accadono episodi di ogni genere, le forze dell'ordine devono essere sempre presenti. I controlli vanno fatti nei locali, nelle attività economiche, cose che facciamo regolarmente". Dall'inizio della pandemia sono stati oltre mezzo milione i controlli eseguiti nella provincia di Palermo.

"Noi cerchiamo di essere presenti ", ma il messaggio è chiaro: "Sono le persone che si devono convincere che le regole vanno rispettate". E ricorda che venerdì ha fatto un incontro con tutti i sindaci del distretto di Palermo. Proprio in vista della zona gialla.

' Il presidente Prestifilippo ha scelto l'imprenditore Vito Faraci Così in città ci sono due associazioni. Francesco Trainito si ritiene in carica: Confcommercio di Gela ha la sua autonomia giuridica Per la guerra siciliana della Confcommercio Gela si ritrova con ben due imprenditori a capo di due Confcommercio. Uno, come è noto è Francesco Trainito che si ritiene in carica perché l'Ascom di Gela ha l'iscrizione alla Camera di Commercio, la sua partita Iva e la sua autonomia e a febbraio ha deliberato di aderire ad Ascom Confcommercio della città metropolitana di Catania. Poi c'è la Confcommercio di Caltanissetta Enna che è nata di recente pe rappresentare e assistere le attività economiche delle due province dell'entroterra siciliano. Il presidente Maurizio Prestifilippo è convinto che il progetto di sviluppo del territorio non può prescindere dalla Città di Gela che rappresenta la più grande realtà per abitanti e imprese, oltre a rivestire importanza strategica perché unico sbocco a mare per le due province di Caltanissetta ed Enna. Perciò Prestifilippo ha deciso di nominare un proprio delegato a Gela, con il preciso incarico di sviluppare e diffondere il sistema Confcommercio in città. La scelta è ricaduta su Vito Faraci, 60 anni, imprenditore del settore dei supermercati: «La nomina di Faraci - ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo - mira a coinvolgere gli imprenditori di Gela nel tentativo di rappresentare le molteplici e comL'imprenditore Vito Faraci plesse esigenze delle imprese. Il compito di Vito Faraci sarà di creare le condizioni affinché Gela assuma un ruolo da protagonista all'interno del sindacato interterritoriale. Sono certo che Faraci riuscirà a coinvolgere il tessuto imprenditoriale gelese in questo progetto di sviluppo e sarà punto d'avvio per costruire anche a Gela un sindacato dei commercianti forte ed autorevole». Vito Faraci ha accettato l'incarico e ha già avviato una serie di incontri con gli imprenditori della Città di Gela: «Ringrazio Maurizio Prestifilippo per la fiducia che ha voluto accordarmi - ha detto il neo Delegato - più volte ci siamo confrontati sulla necessità di creare una grande organizzazione datoriale che possa sostenere gli imprenditori e possa rappresentarne le istanze. Oggi, più che mai, è importante fare squadra e sviluppare strategie di rilancio».

"Tutti devono fare la propria parte". "E’ di tutta evidenza il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche"Confcommercio torna sul tema del Green Passe in particolare sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro. "E’ di tutta evidenza - sottolinea in una nota la Confederazione - il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche". "Crediamo, dunque, - prosegue Confcommercio - che tutti debbano fare la propria parte. Vale per le scelte politiche e di governo da compiersi nel solco necessario delle previsioni dell’articolo 32 della Costituzione. Vale per le responsabilità proprie delle parti sociali. Rinnoviamo, dunque, l’invito al confronto tra associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori sull’opportunità offerta dal Green Pass per la maggiore sicurezza dei luoghi di lavoro e, anzitutto, di quelli aperti al pubblico. E’ un confronto che gioverebbe alla coesione sociale". "Ed è un passaggio - conclude Confcommercio - che va affrontato con adeguata programmazione e promuovendo informazione e consapevolezza, ma anche sottolineando il dovere civile della vaccinazione come concreta scelta di responsabilità".

COMUNICATO STAMPA DEL 23 AGOSTO 2021

«Enna non può restare con Palermo. La Camera di Commercio di Palermo ed Enna è un fallimento per il nostro territorio»
È questa la sintesi della riflessione del Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo, che vuole mettere sul tavolo della preannunciata riforma l’esigenza di restituire al territorio ennese uno strumento camerale efficace per le esigenze delle sue imprese, adesso abbandonate e prive di reale rappresentanza.
«Siamo lontani dagli interessi del Capoluogo e aspiriamo ad una soluzione diversa - sostiene il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo - Quello di Confcommercio Caltanissetta Enna vuole essere un forte richiamo agli altri sindacati datoriali della Provincia di Enna e ai Sindacati dei lavoratori, perché si scelga una posizione condivisa da prospettare al governo regionale».
Pochi pensavano che il Presidente Nello Musumeci decidesse di affrontare la delega assegnatagli dal parlamento di proporre una riforma complessiva delle Camere di Commercio siciliane: «Il Presidente della Regione si è voluto caricare di un bel po’ di lavoro e adesso dovrà impegnarsi a ricostruire un assetto politico, programmatico e funzionale delle Camere – dichiara il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna - E dovrà metterci un bel po’ di impegno se non vorrà che questa delega si risolva nella solita beffa ai danni dei siciliani. Il Presidente della Regione ha poco tempo per farlo. La legislatura volge ormai al termine».
Intanto escono malissimo, da questa prima fase, gli attuali presidenti delle Camere di Commercio: «Essi, spaventati dalle prospettive di cambiamento - sottolinea Prestifilippo - hanno scritto una lunga e articolata istanza, perché Musumeci impugnasse davanti la Corte Costituzionale l’articolo 54 Ter della Legge Sostegni Bis. Per conflitto d’attribuzioni. La lettera contiene una circostanziata dimostrazione di come il Parlamento abbia invaso un potere esclusivo della Regione. Arrivano perfino a negare il primato della politica, che è elemento di democrazia e di coesione nazionale. Ma Musumeci ha deciso altrimenti».
Il testo dell’emendamento Prestigiacomo è adesso legge dello Stato e impegna tutti. E può essere l’occasione di applicare in Sicilia criteri modernissimi di riforma delle Camere di Commercio: «Molti sono i problemi da risolvere - sostiene Maurizio Prestifilippo - Al primo punto c’è la sostenibilità economica delle Camere di Commercio, fortemente minata dall’onere delle pensioni dei dipendenti in quiescenza che, al pari degli stipendi dei dipendenti in servizio, vengono pagate a carico della spesa corrente. Questa circostanza ha reso assai problematica la quadratura dei bilanci. La Regione si appropriò dei fondi pensionistici delle Camere di Commercio e adesso dovrà farsi carico di trovare una soluzione. L’attuale fase di stallo degli Enti camerali discende da quell’atto scellerato, su cui la politica regionale ha glissato per un trentennio».
In tema di accorpamenti e separazioni, la riforma dovrà dettare regole precise per patrimonio, personale, governance: «Alle Camere di Commercio dovranno essere assegnati nuovi compiti, nuovi poteri e nuove risorse. Bisognerà ampliare e diversificare le entrate garantendo una parziale autonomia impositiva, strettamente correlata ai servizi che verranno erogati alle imprese - sottolinea il Presidente Prestifilippo - La Sicilia ha l’occasione di immaginare uno strumento di rappresentanza e di promozione dell’economia che dovrà essere capace di favorire al massimo livello l’innovazione del sistema produttivo».
La governance dovrà essere mantenuta in capo alle maggiori organizzazioni di categoria, ma dovranno essere rivisti i criteri di assegnazione dei seggi camerali: rigore, trasparenza, rappresentanza vera: «Nelle Camere che accorperanno più province dovrà essere data rappresentanza qualitativa, nelle Giunte, a tutti i territori che le compongono - conclude il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna - Un vero salto di qualità dovrà essere compiuto nella riqualificazione della dirigenza e nella loro autonomia, soprattutto nei servizi statistici e amministrativi. La riforma dovrà incentivare Camere di Commercio capaci di sviluppare il dibattito sulla visione del futuro, elaborando strategie orientate verso l’innovazione e gli interessi economici strategici della Regione».
Le Camere di Commercio dovranno essere il deposito di conoscenza del territorio e mettersi a disposizione della classe politica, degli enti locali, dei decisori economici, ma anche delle micro e piccole imprese. E il Presidente di Confcommercio Caltanissetta Enna Maurizio Prestifilippo ci crede: «Che straordinaria possibilità si offre di mettere in atto la nostra sicilianissima autonomia! Di essere magari precursori di un nuovo Ente camerale in Italia. Si può fare, basta solo volerlo! Il nostro auspicio è che sia condiviso il progetto di restituire a Enna e alle sue imprese una rappresentanza camerale efficace».