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Il 31 maggio 2021 dalle ore 14:30 alle ore 16 non perdere il webinar gratuito "Cosa cambia per il commercio dopo la pandemia: Strumenti DIGITALI per il futuro" organizzato da Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna.



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Regione, diverse le novità del bando: prevista pure una preselezione per titoli per poter accedere alle due prove successive Centri per l'impiego, riparte il maxiconcorso per 1.024 posti Le procedure sbloccate dopo due anni: spazio anche per i navigator

PALERMO

Gli ultimi dettagli del bando saranno messi a punto questa settimana. E già la prossima la Regione sarà pronta a pubblicare un bando che mette a concorso un numero record di posti: 1.024, tutti nei centri per

l'impiego. E la più grande selezione della storia della Regione, che l'assessore al Lavoro Antonio Scavone è riuscito a sbloccare dopo due anni di annunci a vuoto. L'obiettivo è il potenziamento dei centri per l'impiego

sfruttando i finanziamenti stanziati dallo Stato nel 2019: 100 milioni che saranno sufficienti per assumere 648 funzionari della categoria più alta (la D) e altri 487 della medio alta (la C). Il totale sarebbe di 1.135 posti

ma dal 2019 a oggi la quota di quelli realmente assegnabili è un po' scesa. Dunque il traguardo è fissato a 1.024. Ma non è detto che non si riesca a mettere a bando altri posti: si parla della possibilità di assumere

267 ispettori del lavoro sfruttando le stesse norme nazionali. «Il motivo per cui sono passati due anni dall'annuncio al bando - ha spiegato ieri Scavone - è che nel frattempo, pandemia a parte, lo Stato ha cambiato le

norme sui concorsi nella pubblica amministrazione. E noi abbiamo dovuto modificare la selezione». Le novità introdotte dal ministro Brunetta hanno profondamente cambiato il concorso che si svolgerà in Sicilia

rispetto a quanto era stato progettato nel 2019. La prima novità è che ci sarà una preselezione e che sarà fatta solo valutando i titoli. La Regione oltre 100 mila domande, forse anche il doppio. E dunque ci sarà una

forte scrematura che verrà fatta solo valutando i titoli di studio e professionali. Perla categoria D sarà necessaria la laurea: l'elenco di quelle ammissibili è molto vasto e cambia in relazione alla figura professionale

richiesta: specialista amministrativo contabile, specialista in mercato e servizi per il lavoro, specialista informatico statistico, analista mercato del lavoro. Perla categoria C è richiesto solo il diploma. A fare la differenza

saranno però i titoli professionali e di servizio, il cui elenco è ancora top secret: in base a questi è prevedibile che avranno una chance i 409 navigator siciliani assunti per il reddito di cittadinanza, per cui già a fine

dicembre Scavone aveva sollecitato a Roma la stabilizzazione. Superata la preselezione per titoli, prevista per settembre, già ai primi dell'autunno la Regione vorrebbe fissare il vero e proprio concorso. Che si svolgerà

in due prove. E anche qui ci sono novità essenziali rispetto ai concorsi recenti. La prova scritta è costituita da 70 quiz a risposta multipla ma a differenza che in passato non verranno forniti nei mesi precedenti i

«libroni» con centinaia di esempi da cui poi trarre le vere domande d'esame. Ci sarà solo un elenco di materie da studiare e in quegli ambiti verranno formulati i quiz. Non tutti accederanno alla prova orale: è previsto

un punteggio minimo di sbarramento. Il maxi concorsosi svolgerà così interamente nell'anno che precede le elezioni comunali a Palermo e le regionali. Gli assunti troveranno spazio in tutte le sedi provinciali dei centri

per l'impiego. E va detto che le previsioni di una valanga di domande sono legittimate dai precedenti. L'unico concorso simile fu bandito nel 1999: 1.200 posti posti ai Beni Culturali, arrivarono oltre 500 mila domande

che mandarono in tilt gran parte delle selezioni al punto che solo un terzo dei posti fu assegnato.

FIRMATO IL DECRETO SOSTEGNI BIS, IN VIGORE DA OGGI
Il provvedimento destina oltre 15 miliardi ai nuovi ristori per le imprese in difficoltà. Confermato il "pacchetto lavoro", oltre 3 miliardi di aiuti al turismo, stop alle cartelle fiscali fino al 30 giugno. Confcommercio: “passi avanti, ma per ripartire bisogna riaprire tutto”.
Il Capo dello Stato ha firmato il decreto legge 'Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto Sostegni bis, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi in vigore da oggi 26 maggio. Il provvedimento distribuisce i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l'ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento. La novità principale rispetto ai decreti precedenti è che "per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell'utile. Che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l'utile", come ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Sette le linee d'azione:

sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi;
accesso al credito e liquidità delle imprese;
tutela della salute; lavoro e politiche sociali;
sostegno agli enti territoriali;
giovani, scuola e ricerca;
misure di carattere settoriale.
Quattro i capitoli più interessanti:

ristori a fondo perduto per le imprese e le partite Iva colpite dalla pandemia (15,4 miliardi);
aiuti per il settore del turismo (3,3 miliardi);
proroga della sospensione delle cartelle fiscali fino al 30 giugno;
“pacchetto lavoro” con il “contratto di rioccupazione” e sgravi per le assunzioni.

Confcommercio: “passi avanti, ma riaprire tutto per ripartire”


Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto Confcommercio giudica favorevolmente “l’ampliamento delle tipologie d’intervento e il loro almeno parziale rafforzamento”, ma sui parametri d’accesso “restano rigidità sulla misura delle perdite di fatturato e/o sul tetto massimo dei ricavi”. Quanto agli interventi di alleggerimento dei costi fissi, è “giusta” l’attenzione al credito d’imposta su canoni di locazione commerciali e contratti d’affitto d’azienda, ma “ne andrebbe estesa” la durata nel tempo. Detto che si inizia ad affrontare il nodo della Tari, “sia pure con i limiti di un fondo di compensazione finalizzato alla concessione di agevolazioni da parte dei Comuni”, la Confederazione fa notare sul versante del credito che “la proroga della moratoria sui prestiti bancari sino alla fine dell’anno riguarda la sola quota capitale” e che “l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti si accompagna alla riduzione della copertura della garanzia pubblica” giudicando entrambe “soluzioni che vanno riviste”. Sul versante del lavoro, “bene l’ampliamento della platea dei destinatari del contratto d’espansione e il potenziamento del contratto di solidarietà, nonché le nuove disposizioni in materia di contratti di rioccupazione e la decontribuzione alternativa alla Cig per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio”, mentre vanno intensificate “le misure dedicate al turismo” e ampliata all’autotrasporto merci e agli operatori dei bus turistici “la platea dei beneficiari delle misure concernentitrasporti e mobilità”. Positivo “il potenziamento dei fondi per la cultura” e in generale, per Confcommercio, “resta l’esigenza di più ampie moratorie fiscali”. “Passi avanti dunque. Ma l’emergenza è ancora aperta per un terziario di mercato che, nel 2020, si è misurato con una caduta dei consumi nell’ordine dei 107 miliardi di euro. E la ripartenza richiederà un impegno rafforzato in termini di politiche, di progetti, di investimenti”, conclude la Confederazione.

Sangalli: “puntare con decisione sul green pass”


“Passi avanti con il decreto sostegni bis anche se vanno resi più inclusivi alcuni parametri di accesso. Ma per superare la crisi occorre accelerare con le riaperture di tutte le imprese puntando con decisione sul certificato green pass, che poi è la chiave per rimettere in moto la nostra economia, partendo dalle attività legate al turismo e all'accoglienza”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.


Federauto e Unrae: “dimenticato il settore dell’auto”

Le indiscrezioni della vigilia non sono state confermate: nel decreto non ha trovato posto la nuova tornata di incentivi per la sostituzione di autoveicoli vecchi e inquinanti con veicoli di ultima generazione. Una misura che, secondo Anfia, Federauto e Unrae, “si sarebbe ripagata velocemente generando addirittura risorse aggiuntive per le casse dello Stato, come dimostrato da quanto già avvenuto in questi mesi". Per le Associazioni è una nuova delusione, dopo che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non erano stati inseriti interventi per il sostegno alla domanda del settore auto sulle tecnologie a bassissime emissioni, “una dimenticanza che va contro la strategia di accelerare la transizione ecologica chiesta dall'Unione Europea".

In questo modo “si rischia di frenare il percorso virtuoso intrapreso”, dato che “in un momento di grande difficoltà per gli italiani, gli incentivi stavano svolgendo quella funzione di stimolo ad acquisti più sostenibili in termini ambientali contribuendo, al tempo stesso, a contenere le pesanti perdite generate dall'effetto Covid-19 sul mercato dell’auto". Anfia, Federauto e Unrae ribadiscono dunque infine la necessità di "rifinanziare l'ecobonus per le auto e per i veicoli commerciali, misure che finora hanno permesso, anche di far ripartire un settore che occupa oltre un milione di addetti”. “Le previsioni di mercato per il mese di maggio sono allarmanti, chiediamo a Governo e Parlamento, che, in fase di conversione del decreto, le misure in vigore possano essere prorogate e rifinanziate in maniera sostanziosa", concludono.


Le principali misure del decreto
RISTORI E CONGUAGLIO FINE ANNO - Per i ristori alle imprese e alle partite Iva colpite dalla crisi pandemica sono stanziati in totale 15,4 miliardi di euro. Nel dettaglio il decreto prevede 11,4 miliardi per i contributi a fondo perduto, di cui 8 miliardi per quelli erogati in automatico e già previsti dal primo decreto Sostegni e altri 3,4 miliardi per l'integrazione, su richiesta, derivante dal confronto di fatturato tra il periodo primo aprile 2020-31 marzo 2021 e il periodo primo aprile 2019-31 marzo 2020. Altri 4 miliardi sono destinati al conguaglio di fine anno, basato sulla differenza del risultato economico d'esercizio relativo al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, al netto dei contributi a fondo perduto eventualmente già riconosciuti dall'Agenzia delle Entrate.
FONDO PER ATTIVITÀ CHIUSE - Un fondo da 100 milioni per il 2021 per le attività chiuse, per almeno quattro mesi complessivamente, "nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 e la data di conversione del presente decreto". Il fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico.
STOP CARTELLE FISCO FINO AL 30 GIUGNO - Arriva la proroga fino al 30 giugno del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti. Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e gli adempimenti svolti dall'agente della riscossione nel periodo dal 1maggio 2021 alla data di entrata in vigore del presente decreto.
TURISMO E BONUS VACANZE AMPLIATO - I fondi per il turismo salgono a 3,34 miliardi che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del primo decreto Sostegni. Arrivano altri 150 milioni per agenzie di viaggio, tour operator, imprese turistico recettive, guide ed accompagnatori turistici, bus turistici. Creato un Fondo al ministero del Turismo per la valorizzazione dei centri storici delle città d'arte. Confermato anche l'ampliamento del bonus vacanze che potrà essere utilizzato anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator, oltre agli hotel, agli agriturismi e ai b&b. Estese anche le agevolazioni contributive (esonero del versamento dei contributi operatori del turismo e stabilimenti termali e del commercio. Nel limite del doppio delle ore di integrazione salariale, già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2021.
MONTAGNA, PER TESSILE, MODA E WEDDING - Arrivano altri 100 milioni per il settore della montagna in aggiunta ai 700 milioni del decreto Sostegni. Stanziati 170 milioni per il settore tessile e della moda, r per altre attività economiche particolarmente colpite dall'emergenza epidemiologica, come quelle di ristorazione nei centri storici e di organizzazione di matrimoni, i parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
TAGLIO COSTI BOLLETTE, AFFITTI E TARI - Proroga fino al 31 luglio della riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi pandemica attualmente prevista da aprile a giugno. Rinnovato il credito d'imposta per i canoni di affitto per 5 mesi, da gennaio a maggio, per le imprese che hanno registrato perdite del 30% nel confronto 1 aprile 2020 - 30 marzo 2021 e lo stesso periodo 2019-2020, mentre viene prorogata fino al 31 luglio la misura per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator. In arrivo 600 milioni per i Comuni per la riduzione della Tari alle categorie economiche in difficoltà.
AGRICOLTURA - Un pacchetto da 2 miliardi per l'agricoltura. Per l'indennità operai lo stanziamento è di 448 milioni; 72,5 milioni di euro sono previsti per l'esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra; 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l'incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione Iva applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi.
BUONI SPESA E AFFITTI AI COMUNI Un fondo di 500 milioni per i Comuni per i buoni spesa alimentari e per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche delle famiglie in difficoltà. Il fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Interno per l'anno 2021, da ripartire, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con decreto del ministro dell'Interno, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze, previa intesa in conferenza Stato-città ed autonomie locali.
ALTRI 4 MESI REM FINO A SETTEMBRE - In arrivo altre quattro mensilità, da giugno a settembre, del reddito di emergenza. La quota per ogni mensilità, come previsto dal decreto Rilancio e dal decreto Sostegni, va da 400 a 800 euro. La domanda può essere presentata all'Inps entro il 31 luglio 2021.
CENTRI ESTIVI Arrivano 135 milioni a valere sul Fondo per le politiche della famiglia per il finanziamento delle iniziative dei comuni, da attuare nel periodo 1 giugno - 31 dicembre 2021, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori.
PROROGA MORATORIA PMI E LIQUIDITÀ IMPRESE - Proroga al 31 dicembre della moratoria per le pmi e delle misure per la liquidità delle imprese ed estensione da 6 a dieci anni della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica.
AIUTI ACQUISTO PRIMA CASA - Confermati gli aiuti all'acquisto della prima casa per i giovani under 36 titolari di un rapporto di lavoro atipico. Fino al 30 giugno 2022 le domande presentate da chi presenta Isee inferiore a 30 mila euro hanno la priorità e la misura massima della garanzia concedibile è elevata all'80% della quota capitale. La dotazione del Fondo di garanzia è incrementata di 290 milioni per il 2021.
ARRIVA CONTRATTO DI RIOCCUPAZIONE - Arriva il contratto di rioccupazione fino al 31 ottobre 2021. Ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico, che assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, è riconosciuto, per un periodo massimo di sei mesi, l'esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail, fino a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. - CONTRATTO DI ESPANSIONE FINO A 100 UNITÀ Si rafforza il contratto di espansione, abbassando la soglia di organico a 100 dipendenti per tutte le aziende interessate.
DECONTRIBUZIONE PER IMPRESE TURISMO E COMMERCIO - Ai datori di lavoro privati dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e del commercio è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, fruibile entro il 31 dicembre 2021, nel limite del doppio delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all'Inail.
AZIENDE IN CRISI E RIDUZIONE ORARIO LAVORO - Le aziende che hanno subito un calo del fatturato del 50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno 2019, possono presentare domanda di cassa integrazione guadagni straordinaria per una durata massima di 26 settimane. La riduzione media oraria non può essere superiore all'80 per cento dell'orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati dall'accordo collettivo. Per ciascun lavoratore, la percentuale di riduzione complessiva dell'orario di lavoro non può essere superiore al 90 per cento nell'arco dell'intero periodo per il quale l'accordo collettivo è stipulato. Viene inoltre prorogata la Cigs per cessazione e incremento del Fondo sociale per occupazione e formazione.
FINO A DICEMBRE STOP RIDUZIONE NASPI - Dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis e fino al 31 dicembre 2021, per la Naspi è sospesa la riduzione del 3% mensile a partire dal quarto mese di fruizione.
CENTRI IMPIEGO Per far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l'impiego è autorizzata una spesa nel limite di 70 milioni di euro per l'anno 2021.
COMMISSARIO STRAORDINARIO ANPAL - Arriva il commissario straordinario per l'Anpal, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro del Lavoro. Con la nomina del commissario straordinario, il presidente, il direttore generale ed il consiglio di amministrazione dell'Anpal in carica alla data di entrata in vigore del decreto legge decadono automaticamente. Il presidente dell'Anpal decade altresì dalla carica di amministratore unico di Anpal Servizi e il commissario ne assume le funzioni fino alla nomina del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione della società.
UNA TANTUM PER STAGIONALI - Un'indennità una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali e in somministrazione del turismo e dello spettacolo.
CAR SHARING IMPRESE E SCUOLABUS - Un fondo di 50 milioni di euro per l'erogazione di contributi in favore di imprese, amministrazioni pubbliche e scuole che provvedano, previa nomina del mobility manager, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del personale e casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni. In particolare, è previsto uno stanziamento fino a 35 milioni di euro di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni che beneficeranno di tali contributi per finanziare iniziative di mobilità sostenibile, inclusi car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing. Altri 15 milioni di euro sono destinati alle scuole per finanziare iniziative di mobilità sostenibile di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bikesharing.
SCUOLA - In arrivo 350 milioni nel 2021 per le scuole pubbliche da destinare a spese per l'acquisto di beni e servizi e un contributo di 50 milioni per le paritarie.
ITER VELOCE PER ASSUNZIONI PROF - Un iter veloce per assumere, per l'anno scolastico 2021-2022, docenti già abilitati che abbiano 3 anni di insegnamento, anche non consecutivo, negli ultimi 10 anni scolastici oltre a quello in corso. I prof saranno immessi in ruolo a partire da settembre con contratto a tempo determinato e saranno sottoposti a un percorso annuale di formazione, durante l'anno di insegnamento, che in pratica sarà un anno di "prova". Se i docenti non supereranno le prove di questo primo anno di formazione, dovranno ripeterlo.
CONCORSI SCUOLA PIU' VELOCI PER STEM - Ci sarà una procedura di concorso semplificata e velocizzata per le materie scientifiche (Stem). Si tratterebbe di poco più di 3mila posti. Il concorso, che partirà d'estate, prevede una prova scritta, una prova orale e la formazione della graduatoria entro il 31 agosto 2021 sulla base dei punteggi ottenuti nelle prove.
COMUNI IN DISAVANZO - In arrivo 500 milioni per i Comuni che sono in deficit strutturale e hanno utilizzato anticipazione di liquidità. Rinviati ulteriormente, di due mesi, i termini per l'approvazione dei bilanci.
PLASTIC TAX - Slitta al primo gennaio 2022 l'entrata in vigore della plastic tax.
STIPENDI ALITALIA - Arriva un finanziamento fino a 100 milioni di euro, della durata massima di sei mesi, per garantire la continuità operativa e gestionale di Alitalia e delle altre società del gruppo. Nella bozza non compare invece nessun riferimento alla newco Ita, per la quale era stato prospettato un finanziamento di 800 milioni dei 3 miliardi già stanziati.
COMMISSARIO FIGLIUOLO Arrivano altri 1,65 miliardi per il 2021 per gli interventi di competenza del commissario straordinario all'emergenza Covid Figliuolo.
ASSUNZIONI MEDICI PER SICUREZZA LAVORO - Assunzioni straordinarie di medici per la sicurezza sul lavoro. autorizzata la spesa complessiva di 3, 4 milioni di euro per l'anno 2021 e di 10 milioni di euro dal 2022.
CREDITO D'IMPOSTA PER SVILUPPO VACCINI E PER SANIFICAZIONI - Alle attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetta un credito d'imposta al 20% dei costi sostenuti dal 1 giugno 2021 al 31 dicembre 2030, "a condizione che il beneficiario dell'aiuto si impegni a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo". Anche la sanità privata potrà somministrare i vaccini. Previsto anche un credito d'imposta al 30% per imprese, partite Iva, enti non commerciali, enti del Terzo settore, enti religiosi civilmente riconosciuti, per le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi volti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19. Il credito d'imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l'anno 2021.

Venerdì, 21 Maggio 2021 08:45

DAL CDM VIA LIBERA AL DECRETO SOSTEGNI BIS

Il provvedimento destina oltre 15 miliardi ai nuovi ristori per le imprese in difficoltà. Confermato il "pacchetto lavoro", oltre 3 miliardi di aiuti al turismo, stop alle cartelle fiscali fino al 30 giugno. Confcommercio: “passi avanti, ma per ripartire bisogna riaprire tutto”.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge 'Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto Sostegni bis, il provvedimento che distribuirà i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l'ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento. La novità principale rispetto ai decreti precedenti è che "per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell'utile. Che ovviamente è un criterio molto più giusto, ma ci vuole più tempo per poter distribuire i sussidi accertando l'utile", come ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Sette le linee d'azione:

sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi;
accesso al credito e liquidità delle imprese;
tutela della salute; lavoro e politiche sociali;
sostegno agli enti territoriali;
giovani, scuola e ricerca;
misure di carattere settoriale.
Quattro i capitoli più interessanti:

ristori a fondo perduto per le imprese e le partite Iva colpite dalla pandemia (15,4 miliardi);
aiuti per il settore del turismo (3,3 miliardi);
proroga della sospensione delle cartelle fiscali fino al 30 giugno;
“pacchetto lavoro” con il “contratto di rioccupazione” e sgravi per le assunzioni.

Confcommercio: “passi avanti, ma riaprire tutto per ripartire”


Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto Confcommercio giudica favorevolmente “l’ampliamento delle tipologie d’intervento e il loro almeno parziale rafforzamento”, ma sui parametri d’accesso “restano rigidità sulla misura delle perdite di fatturato e/o sul tetto massimo dei ricavi”. Quanto agli interventi di alleggerimento dei costi fissi, è “giusta” l’attenzione al credito d’imposta su canoni di locazione commerciali e contratti d’affitto d’azienda, ma “ne andrebbe estesa” la durata nel tempo. Detto che si inizia ad affrontare il nodo della Tari, “sia pure con i limiti di un fondo di compensazione finalizzato alla concessione di agevolazioni da parte dei Comuni”, la Confederazione fa notare sul versante del credito che “la proroga della moratoria sui prestiti bancari sino alla fine dell’anno riguarda la sola quota capitale” e che “l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti si accompagna alla riduzione della copertura della garanzia pubblica” giudicando entrambe “soluzioni che vanno riviste”. Sul versante del lavoro, “bene l’ampliamento della platea dei destinatari del contratto d’espansione e il potenziamento del contratto di solidarietà, nonché le nuove disposizioni in materia di contratti di rioccupazione e la decontribuzione alternativa alla Cig per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio”, mentre vanno intensificate “le misure dedicate al turismo” e ampliata all’autotrasporto merci e agli operatori dei bus turistici “la platea dei beneficiari delle misure concernentitrasporti e mobilità”. Positivo “il potenziamento dei fondi per la cultura” e in generale, per Confcommercio, “resta l’esigenza di più ampie moratorie fiscali”. “Passi avanti dunque. Ma l’emergenza è ancora aperta per un terziario di mercato che, nel 2020, si è misurato con una caduta dei consumi nell’ordine dei 107 miliardi di euro. E la ripartenza richiederà un impegno rafforzato in termini di politiche, di progetti, di investimenti”, conclude la Confederazione.

 

Le principali misure del decreto
RISTORI E CONGUAGLIO FINE ANNO - Per i ristori alle imprese e alle partite Iva colpite dalla crisi pandemica sono stanziati in totale 15,4 miliardi di euro. Nel dettaglio il decreto prevede 11,4 miliardi per i contributi a fondo perduto, di cui 8 miliardi per quelli erogati in automatico e già previsti dal primo decreto Sostegni e altri 3,4 miliardi per l'integrazione, su richiesta, derivante dal confronto di fatturato tra il periodo primo aprile 2020-31 marzo 2021 e il periodo primo aprile 2019-31 marzo 2020. Altri 4 miliardi sono destinati al conguaglio di fine anno, basato sulla differenza del risultato economico d'esercizio relativo al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, al netto dei contributi a fondo perduto eventualmente già riconosciuti dall'Agenzia delle Entrate.
FONDO PER ATTIVITÀ CHIUSE - Un fondo da 100 milioni per il 2021 per le attività chiuse, per almeno quattro mesi complessivamente, "nel periodo intercorrente fra il 1 gennaio 2021 e la data di conversione del presente decreto". Il fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico.
STOP CARTELLE FISCO FINO AL 30 GIUGNO - Arriva la proroga fino al 30 giugno del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti. Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e gli adempimenti svolti dall'agente della riscossione nel periodo dal 1maggio 2021 alla data di entrata in vigore del presente decreto.
TURISMO E BONUS VACANZE AMPLIATO - I fondi per il turismo salgono a 3,34 miliardi che si aggiungono al miliardo e 700 milioni del primo decreto Sostegni. Arrivano altri 150 milioni per agenzie di viaggio, tour operator, imprese turistico recettive, guide ed accompagnatori turistici, bus turistici. Creato un Fondo al ministero del Turismo per la valorizzazione dei centri storici delle città d'arte. Confermato anche l'ampliamento del bonus vacanze che potrà essere utilizzato anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator, oltre agli hotel, agli agriturismi e ai b&b. Estese anche le agevolazioni contributive (esonero del versamento dei contributi operatori del turismo e stabilimenti termali e del commercio. Nel limite del doppio delle ore di integrazione salariale, già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo del 2021.
MONTAGNA, PER TESSILE, MODA E WEDDING - Arrivano altri 100 milioni per il settore della montagna in aggiunta ai 700 milioni del decreto Sostegni. Stanziati 170 milioni per il settore tessile e della moda, r per altre attività economiche particolarmente colpite dall'emergenza epidemiologica, come quelle di ristorazione nei centri storici e di organizzazione di matrimoni, i parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
TAGLIO COSTI BOLLETTE, AFFITTI E TARI - Proroga fino al 31 luglio della riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi pandemica attualmente prevista da aprile a giugno. Rinnovato il credito d'imposta per i canoni di affitto per 5 mesi, da gennaio a maggio, per le imprese che hanno registrato perdite del 30% nel confronto 1 aprile 2020 - 30 marzo 2021 e lo stesso periodo 2019-2020, mentre viene prorogata fino al 31 luglio la misura per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator. In arrivo 600 milioni per i Comuni per la riduzione della Tari alle categorie economiche in difficoltà.
AGRICOLTURA - Un pacchetto da 2 miliardi per l'agricoltura. Per l'indennità operai lo stanziamento è di 448 milioni; 72,5 milioni di euro sono previsti per l'esonero dei contributi previdenziali e assistenziali dei datori di lavoro e lavoratori autonomi delle aziende agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, comprese le aziende produttrici di vino e birra; 27,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia mediante l'incremento al 9,5% delle percentuali di compensazione Iva applicabili alle cessioni di bovini e suini vivi.
BUONI SPESA E AFFITTI AI COMUNI Un fondo di 500 milioni per i Comuni per i buoni spesa alimentari e per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche delle famiglie in difficoltà. Il fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Interno per l'anno 2021, da ripartire, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con decreto del ministro dell'Interno, di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze, previa intesa in conferenza Stato-città ed autonomie locali.
ALTRI 4 MESI REM FINO A SETTEMBRE - In arrivo altre quattro mensilità, da giugno a settembre, del reddito di emergenza. La quota per ogni mensilità, come previsto dal decreto Rilancio e dal decreto Sostegni, va da 400 a 800 euro. La domanda può essere presentata all'Inps entro il 31 luglio 2021.
CENTRI ESTIVI Arrivano 135 milioni a valere sul Fondo per le politiche della famiglia per il finanziamento delle iniziative dei comuni, da attuare nel periodo 1 giugno - 31 dicembre 2021, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori.
PROROGA MORATORIA PMI E LIQUIDITÀ IMPRESE - Proroga al 31 dicembre della moratoria per le pmi e delle misure per la liquidità delle imprese ed estensione da 6 a dieci anni della durata massima dei finanziamenti con garanzia pubblica.
AIUTI ACQUISTO PRIMA CASA - Confermati gli aiuti all'acquisto della prima casa per i giovani under 36 titolari di un rapporto di lavoro atipico. Fino al 30 giugno 2022 le domande presentate da chi presenta Isee inferiore a 30 mila euro hanno la priorità e la misura massima della garanzia concedibile è elevata all'80% della quota capitale. La dotazione del Fondo di garanzia è incrementata di 290 milioni per il 2021.
ARRIVA CONTRATTO DI RIOCCUPAZIONE - Arriva il contratto di rioccupazione fino al 31 ottobre 2021. Ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico, che assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, è riconosciuto, per un periodo massimo di sei mesi, l'esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail, fino a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. - CONTRATTO DI ESPANSIONE FINO A 100 UNITÀ Si rafforza il contratto di espansione, abbassando la soglia di organico a 100 dipendenti per tutte le aziende interessate.
DECONTRIBUZIONE PER IMPRESE TURISMO E COMMERCIO - Ai datori di lavoro privati dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e del commercio è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, fruibile entro il 31 dicembre 2021, nel limite del doppio delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all'Inail.
AZIENDE IN CRISI E RIDUZIONE ORARIO LAVORO - Le aziende che hanno subito un calo del fatturato del 50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno 2019, possono presentare domanda di cassa integrazione guadagni straordinaria per una durata massima di 26 settimane. La riduzione media oraria non può essere superiore all'80 per cento dell'orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati dall'accordo collettivo. Per ciascun lavoratore, la percentuale di riduzione complessiva dell'orario di lavoro non può essere superiore al 90 per cento nell'arco dell'intero periodo per il quale l'accordo collettivo è stipulato. Viene inoltre prorogata la Cigs per cessazione e incremento del Fondo sociale per occupazione e formazione.
FINO A DICEMBRE STOP RIDUZIONE NASPI - Dalla data di entrata in vigore del decreto Sostegni bis e fino al 31 dicembre 2021, per la Naspi è sospesa la riduzione del 3% mensile a partire dal quarto mese di fruizione.
CENTRI IMPIEGO Per far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l'impiego è autorizzata una spesa nel limite di 70 milioni di euro per l'anno 2021.
COMMISSARIO STRAORDINARIO ANPAL - Arriva il commissario straordinario per l'Anpal, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro del Lavoro. Con la nomina del commissario straordinario, il presidente, il direttore generale ed il consiglio di amministrazione dell'Anpal in carica alla data di entrata in vigore del decreto legge decadono automaticamente. Il presidente dell'Anpal decade altresì dalla carica di amministratore unico di Anpal Servizi e il commissario ne assume le funzioni fino alla nomina del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione della società.
UNA TANTUM PER STAGIONALI - Un'indennità una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali e in somministrazione del turismo e dello spettacolo.
CAR SHARING IMPRESE E SCUOLABUS - Un fondo di 50 milioni di euro per l'erogazione di contributi in favore di imprese, amministrazioni pubbliche e scuole che provvedano, previa nomina del mobility manager, a predisporre, entro il 31 luglio 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del personale e casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni. In particolare, è previsto uno stanziamento fino a 35 milioni di euro di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni che beneficeranno di tali contributi per finanziare iniziative di mobilità sostenibile, inclusi car-pooling, car-sharing, bike-pooling e bike-sharing. Altri 15 milioni di euro sono destinati alle scuole per finanziare iniziative di mobilità sostenibile di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bikesharing.
SCUOLA - In arrivo 350 milioni nel 2021 per le scuole pubbliche da destinare a spese per l'acquisto di beni e servizi e un contributo di 50 milioni per le paritarie.
ITER VELOCE PER ASSUNZIONI PROF - Un iter veloce per assumere, per l'anno scolastico 2021-2022, docenti già abilitati che abbiano 3 anni di insegnamento, anche non consecutivo, negli ultimi 10 anni scolastici oltre a quello in corso. I prof saranno immessi in ruolo a partire da settembre con contratto a tempo determinato e saranno sottoposti a un percorso annuale di formazione, durante l'anno di insegnamento, che in pratica sarà un anno di "prova". Se i docenti non supereranno le prove di questo primo anno di formazione, dovranno ripeterlo.
CONCORSI SCUOLA PIU' VELOCI PER STEM - Ci sarà una procedura di concorso semplificata e velocizzata per le materie scientifiche (Stem). Si tratterebbe di poco più di 3mila posti. Il concorso, che partirà d'estate, prevede una prova scritta, una prova orale e la formazione della graduatoria entro il 31 agosto 2021 sulla base dei punteggi ottenuti nelle prove.
COMUNI IN DISAVANZO - In arrivo 500 milioni per i Comuni che sono in deficit strutturale e hanno utilizzato anticipazione di liquidità. Rinviati ulteriormente, di due mesi, i termini per l'approvazione dei bilanci.
PLASTIC TAX - Slitta al primo gennaio 2022 l'entrata in vigore della plastic tax.
STIPENDI ALITALIA - Arriva un finanziamento fino a 100 milioni di euro, della durata massima di sei mesi, per garantire la continuità operativa e gestionale di Alitalia e delle altre società del gruppo. Nella bozza non compare invece nessun riferimento alla newco Ita, per la quale era stato prospettato un finanziamento di 800 milioni dei 3 miliardi già stanziati.
COMMISSARIO FIGLIUOLO Arrivano altri 1,65 miliardi per il 2021 per gli interventi di competenza del commissario straordinario all'emergenza Covid Figliuolo.
ASSUNZIONI MEDICI PER SICUREZZA LAVORO - Assunzioni straordinarie di medici per la sicurezza sul lavoro. autorizzata la spesa complessiva di 3, 4 milioni di euro per l'anno 2021 e di 10 milioni di euro dal 2022.
CREDITO D'IMPOSTA PER SVILUPPO VACCINI E PER SANIFICAZIONI - Alle attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetta un credito d'imposta al 20% dei costi sostenuti dal 1 giugno 2021 al 31 dicembre 2030, "a condizione che il beneficiario dell'aiuto si impegni a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo". Anche la sanità privata potrà somministrare i vaccini. Previsto anche un credito d'imposta al 30% per imprese, partite Iva, enti non commerciali, enti del Terzo settore, enti religiosi civilmente riconosciuti, per le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi volti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19. Il credito d'imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l'anno 2021.

Mercoledì, 19 Maggio 2021 08:53

RIAPERTURE, DA OGGI IL COPRIFUOCO È ALLE 23

Il Cdm ha approvato il nuovo decreto: i ristoranti potranno lavorare anche al chiuso dal primo giugno, negozi dei centri commerciali aperti già dal prossimo weekend, discoteche ancora chiuse.

A Palazzo Chigi si è tenuta a tanto attesa riunione della cabina di regia chiamata a prendere, dati alla mano, attese e importanti decisioni sulle riaperture rispetto alla situazione attualmente in vigore. La conclusione, messa nero su bianco in un decreto approvato dal Consiglio dei ministriè che da domani il coprifuoco verrà spostato alle 23, per poi farlo slittare alle 24 dal 7 giugno e abolirlo del tutto dal 21 giugno. Per quanto riguarda le altre decisioni, in ordine cronologico:

i centri commerciali torneranno ad aprire dal fine settimana del 22 maggio;
le palestre dal 24 maggio;
i ristoranti potranno riprendere il servizio anche al chiuso dal primo giugno, a pranzo e cena;
i parchi tematici riapriranno il 15 giugno;
matrimoni e feste dal 15 giugno, ma solo con il “green pass”;
i congressi si potranno di nuovo organizzare dal primo luglio;
sale giochi e bingo dal primo luglio;
discoteche ancora chiuse.
L'altra decisione importante riguarda il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni. L'Rt, l'indice di diffusione del contagio, non sarà più determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari e l'incidenza dei casi. Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si va in zona bianca, in cui le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Nei primi 15 giorni di giugno, se il calo dei contagi si confermerà, potrebbero andarci 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (dal 7), Abruzzo, Veneto e Liguria (dal 14).

 

Il comunicato di Palazzo Chigi


Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all'emergenza epidemiologica da COVID-19. In considerazione dell'andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo modifica i parametri di ingresso nelle "zone colorate", secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l'incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonche' il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva. Inoltre, nelle "zone gialle" si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche. Di seguito le principali: dall'entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un'ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito.

Dal 1 giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all'interno dei locali anche oltre le 18.00, fino all'orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti; dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi; anticipata al 24 maggio, rispetto al 1 giugno, la riapertura delle palestre; dal 1 luglio potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli; dal 1 giugno all'aperto e dal 1 luglio al chiuso, sarà consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all'aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale); dal 22 maggio sarà possibile riaprire gli impianti di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore; dal 1 luglio sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico; parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal 1 luglio; tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi saranno di nuovo possibili dal 1 luglio; dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della "certificazione verde". Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all'aperto o al chiuso; dal 1 luglio sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.

Silb: "il Governo si è completamente dimenticato di noi"
"Siamo rimasti ancora invisibili, sono ormai quindici mesi che il Governo si è completamente dimenticato di noi, dalle attenzioni del Governo sono escluse solo le attività dei locali e dell'intrattenimento". Questa la reazione di Maurizio Pasca, presidente del Silb/Fipe, l'Associazione italiana di imprese di intrattenimento di ballo e spettacolo. Pasca ha quindi ribadito che questa settimana verrà sottoposto un protocollo ad hoc al Cts: “mi auguro che sia data la giusta attenzione e che siano portati avanti i due test in Puglia e a Milano, altrimenti un intero settore è a rischio fallimento".

 

Acadi: “anticipare a giugno riapertura del settore”
Il primo luglio è troppo in là, bisogna anticipare la riapertura del settore gioco a giugno. È la richiesta di Acadi, l'Associazione concessionari giochi pubblici aderente a Confcommercio. "Attendiamo da mesi una data e quella che ci è stata proposta ieri (17 maggio, ndr) rischia di gettare nello sconcerto lavoratori, tecnici e imprese del settore perché non solo è troppo lontana ma continua a non tenere conto dei livelli di sicurezza implementati dal comparto che mettono il gioco pubblico avanti a tanti altri già aperti da tempo per sicurezza garantita a utenti e lavoratori ed assenze di focolai. In questi giorni – dice il presidente Geronimo Cardia - bene farà il Governo a prendere atto di questo con gli organi tecnici e ad anticipare senza ulteriori indugi la riapertura a giugno".

Confcommercio Lombardia: “riaperture passo avanti, ma ancora criticità”
“Bene l’allentamento del coprifuoco e, soprattutto, la possibilità della consumazione al chiuso in bar e ristoranti. Resta però il fatto che dal primo giugno ci separano ancora due settimane, mentre gli operatori hanno bisogno di risollevarsi il prima possibile dopo quindici mesi di fortissima sofferenza”. È il giudizio di Confcommercio Lombardia, secondo la quale con lo spostamento del coprifuoco alle 23 il recupero per la ristorazione è quantificabile in 40 milioni al mese, mentre la somministrazione al chiuso permetterà di salirà a 216 milioni e quando il coprifuoco slitterà alle 24 il recupero complessivo sarà di 365 milioni. “Un passo avanti verso quella normalità operativa in grado di dare respiro a migliaia di imprenditori – commenta l’Associazione - ma l’attenzione deve restare alta, in particolare per tante situazioni contingenti di drammatica difficoltà che sono il lascito terribile della pandemia”. “L’auspicio è che la ripresa del turismo internazionale possa garantire slancio alla ripartenza e che lo scatto definitivo della campagna vaccinale possa far sì che non si torni più indietro e che queste riaperture siano, davvero, definitive”, conclude Confcommercio Lombardia.

Confcommercio Milano: “il coprifuoco alle 23 vale 18,6 milioni”
Con lo spostamento dell'orario del coprifuoco alle 23 la crescita dei ricavi per bar e ristoranti milanesi sarà di 18,6 milioni di euro, mentre l’impatto sarebbe più significativo se venisse accoppiato alla riapertura dei locali anche al chiuso: +109 milioni di euro. Le stime sono dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. “Le imprese hanno la vitale necessità di riavviare le proprie attività, in sicurezza e con un cronoprogramma serrato. Non possono più sopravvivere con i sostegni che sono spesso stati insufficienti per colmare le gravi perdite subite. Il sostegno migliore e l'unico che in questo momento possa rivelarsi davvero efficace è quello delle riaperture complete", ha commentato il segretario generale Marco Barbieri.

 

Presentato il Rapporto annuale Fipe: nel 2020 persi quasi 250mila posti di lavoro e 130 miliardi di consumi. Il ministro Giorgetti: "L'imprenditore come un eroe moderno". Il presidente Stoppani: "Bar e ristoranti devastati nei numeri, servono certezze e sostegni".

Proprio all’indomani del decreto sulle riaperture approvato dal Consiglio dei Ministri che in qualche modo segna un confine tra l’emergenza pandemia e un lento ritorno alla normalità è stato presentato oggi il Rapporto annuale sulla ristorazione con il titolo “Prove di ripartenza” realizzato dall’Ufficio Studi della Fipe alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e del presidente della Fipe, Lino Stoppani. Nell’annus horribilis del coronavirus, il solo settore della ristorazione ha perso quasi 250 mila posti di lavoro (oltre mezzo milione, 514mila se si tiene conto anche del settore alloggio) molti dei quali a tempo indeterminato e soprattutto di giovani e donne. In termini di consumi, la perdita è stata di 130 miliardi di cui 31 solo nella ristorazione. Questo anche perché a livello di reddito siamo tornati ai livelli del 1994 con circa 900 euro pro capite. Nel 2020 sono oltre 22 mila i pubblici esercizi, bar e ristoranti, che hanno chiuso a fronte delle 9.190 che hanno aperto, un saldo negativo di oltre 13 mila imprese. Un altro aspetto messo in evidenza dal rapporto è che il 23% delle imprese non hanno ricevuto ristori per una serie di difficoltà tra codici Ateco e mancate aperture di partite Iva. Concludendo l’analisi dei dati, il direttore dell’Ufficio Studi Fipe, Luciano Sbraga, ha sottolineato che “il secondo lockdown è stato il peggiore da un punto di visita psicologico ed economico: i ristoranti non hanno lavorato la sera per sei mesi dal novembre 2020”.

Parlando in termini di fatturato, sei titolari di pubblici esercizi su dieci hanno lamentato un crollo di oltre il 50%, mentre il 35,2% ritiene che il fatturato si sia contratto tra il 10% e il 50%. I motivi alla base della riduzione dei ricavi sono dovuti principalmente al calo della domanda a causa delle misure restrittive dovute al Coronavirus, sia sulle attività che sulla mobilità delle persone (88,8%), nella riduzione della capienza all'interno dei locali per l'attuazione dei protocolli di sicurezza (35,4%) e nel calo dei flussi turistici (31,1%), in particolare di quelli stranieri. Dopo aver raggiunto il suo massimo storico nel 2019, con oltre 46 miliardi di euro, il valore aggiunto generato dalle imprese della ristorazione è precipitato in un solo anno del 33%.


Stoppani: “Dalla crisi emerge l’importanza del settore della ristorazione”
Il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, commentando i dati del rapporto ha sottolineato che "la situazione della ristorazione a distanza di un anno fotografa un settore devastato nei numeri e proietta un futuro con nuove incertezze e qualche speranza in più. Sul passato c’è molta insoddisfazione, siamo consapevoli che il Paese è stato chiamato ad affrontare una grande emergenza sanitaria e siamo riconoscenti allo Stato che ha fatto comunque uno sforzo per dare indennizzi ma la nostra insoddisfazione nasce dal fatto che il nostro sacrificio sociale non è stato accompagnato da misure decisive". "Noi confidiamo - ha detto Stoppani - che dalla crisi possa nascere una consapevolezza più forte per l’importanza del nostro settore". "Oltre ventimila imprese - ha aggiunto Stoppani - non ce l’hanno fatta e purtroppo molte alte rischiano di non farcela nel 2021. A queste bisogna aggiungere anche quelle che pur non avendo chiuso hanno cambiato gestione e in qualche caso creando delle opacità di proprietà con il rischio sempre più concreto delle infiltrazioni malavitose". Stoppani ha poi voluto ricordare l'impegno della federazione durante questo periodo: "La nostra attività nel 2020 è stata dedicata ha combattere su 3 fronti: quello politico, quello della comunicazione per dare volto e voce alle nostre istanze e il terzo fronte che è stato quello del rapporto con i nostri associati che hanno compreso il valore delle grandi associazioni di categoria e il loro presidio sindacale. Siamo stati corpi intermedi seri che hanno fatto una rappresentanza seria e non disordinata". Il presidente Fipe ha chiuso il suo intervento ribadendo la necessità di interventi di sostegno: "Bisogna lavorare sui sostegni e sugli indennizzi a fondo perduto utilizzando magari lo strumento del tax credit o provare a ridurre l’aliquota Iva per il nostro settore".

Giorgetti: “Mettere l’imprenditore al centro”
"Il mio dovere in qualità di ministro dello Sviluppo economico è quello di avere sempre un confronto con le categorie di riferimento". Con queste parole il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha iniziato il suo intervento durante la presentazione del Rapporto ristorazione della Fipe. "Io metto sempre l’imprenditore al centro, un eroe moderno, penso sempre alla persona fisica che mette in gioco se stesso misurandosi tutti i giorni con il mercato. C’è grande diversità - ha osservato il ministro - tra chi vive in settori protetti e che vive al di fuori di essi. Dobbiamo cercare di far capire che l’avventura imprenditoriale è quella che permette di far crescere la società e di creare ricchezza". Giorgetti voluto comunque sottolineare le difficoltà che i governi Congte e Draghi hanno avuto nel combattere un "nemico" totalmente sconosciuto. "E’ stato per tutti molti complicato gestire la situazione pandemica, una cosa del tutto nuova da affrontare quindi è evidente che siano stai fatti errori o ci siano stati ritardi". "Il governo - ha detto ancora il ministro - cerca di dare certezza sulle date facendo una sintesi di posizioni diverse. Ci sono certamente ancora dei settori penalizzati come ad esempio le discoteche. Si sta pensando di riaprirle con il sistema del Green Pass". "Per quanto riguarda i sostegni, domani o al massimo dopodomani, il decreto legge confermerà le linee più recenti adottate dal governo. Ho chiesto un fondo dedicato a coloro che anche quest’ultimo decreto tiene chiusi e non hanno la possibilità di fatturare. Ci sarà un fondo gestito da Mise e Mef che cercherà di individuare dei soggetti che abbiano diritto a questo tipo di sostegno". Giorgetti ha concluso il suo intervento ricordando come la dimensione sociale del pubblico esercizio sia fondamentale, "non è possibile che il futuro sia solo “da asporto” e che "la ristorazione è un’eccellenza italiana, ed è uno dei principali driver che oltre all’aspetto culturale spinge le persone a visitare il nostro Paese. E’ un brand unico che dobbiamo difendere, tutelare e rilanciare. La guerra sta forse finendo, dobbiamo prepararci a ripartire".

Ugo Da Milano

 

Sicilia ufficialmente in zona gialla, Musumeci festeggia: "Finalmente torniamo a respirare"

Scarica la sintesi delle misure adottate 

  pdf Sintesi Zona Gialla Sicilia (22.32 MB)

Nasce ufficialmente la Confcommercio Imprese per l'Italia Caltanissetta Enna unendo il mondo imprenditoriale dei due territori dell'entroterra siciliano che più di altri ha patito la crisi economica. Ad accelerare il processo di unione tra le due sedi alcune vicissitudini dell'associazione nissena che lo scorso gennaio avevano portato al suo scioglimento. Contestualmente Confcommercio Enna ha iniziato un percorso di modifica statutaria che ha portato all'unione annunciata ieri dal presidente Maurizio Prestifilippo che rappresenterà l'associazione; a fine anno e dopo il rinnovo delle delegazioni comunali e delle organizzazioni di categoria, ci sarà l'assemblea elettiva del nuovo organismo. «È un grande senso di responsabilità quello che consente alle due dirigenze di prefigurare un percorso che consenta alle imprese delle due province un rafforzamento. Non ci immaginiamo nessuna forma di scontro e ci gioveremo di tutte le professionalità costruite negli anni» ha spiegato Maurizio Prestifilippo che fa un'analisi dello stato di salute delle imprese delle due province e delle prospettive di sviluppo. «Sono due province con un territorio che a nostro avviso è tra i più stimolanti, più belli e importanti dell'intera regione. Abbiamo un entroterra con un patrimonio archeologico non indifferente, un patrimonio naturalistico imponente e soprattutto città d'arte straordinarie, basti pensare ad Confcommercio ora è interprovinciale «I fondi in arrivo da sfruttare bene» Agira, Enna, Piazza Armerina, Gela o Caltanissetta» dice il presidente di Confcommercio Caltanissetta-Enna che cita il settore turistico per evidenziare che «superata la crisi Covid, se saranno fatte le giuste scelte dal governo regionale, queste due province finiranno d'essere le ultime per reddito pro capite e cominceranno ad avere una nuova vita ed una nuova esistenza» e lo ritiene prioritario «per evitare che queste due province finiscano con l'essere una palla al piede dello sviluppo complessivo dell'economia siciliana e lo dobbiamo fare se la classe politica sarà all'altezza del compito». Sui tavoli istituzionali sono allo studio misure di incentivi economici, come si porrà Confcommercio su questo fronte? «Staremo molto attenti che tutte le risorse previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza comprendano misure che possano mettere le nostre aziende in condizione di competere. Abbiamo detto che le imprese delle zone interne subivano una pressione forte dalle zone costiere, saranno quindi necessari dei meccanismi per le imprese che lavorano nelle zone più interne» e, ritiene convinto Prestifilippo, «se sarà fatto ci saranno buoni risultati, ma per la prima volta dobbiamo essere attenti affinchè i fondi siano usati per creare produttività e lavoro, se dovessero servire a incentivare corruzione non avremo nessuna possibilità».

W. S.

La Sicilia deve fare i conti con la crisi delle imprese Attività produttive sul filo del rasoio 40 mila aziende rischiano di fallire Il presidente di Confcommercio al quinto giorno di sciopero della fame

PALERMO

La Sicilia spera nel "giallo" a partire dal 16 maggio per effetto anche della revisione dei due indicatori principali con i quali finora il governo ha assegnato i colori: l'Rt ospedaliero e l'incidenza dei casi di infezione da Covid. 11 nuovo modello sarà esaminato oggi nell'incontro tra governo e Regioni dopo Le valutazioni fatte dall'Istituto superiore della Sanità (Iss) e dai tecnici delle Regioni. Il passaggio in zona ad alto rischio avverrebbe se il livello di occupazione di area medica ospedaliera e area intensiva arrivasse rispettivamente al 30% e al 2076 (ora a140 e al 30). Tre le fasce di incidenza: quella a maggior rischio sarebbe fissata a partire da 150 casi su 100mila persone. Nell'isola il bollettino di ieri indicava 894 nuovi positivi al Covid, su 27.362 tamponi processati, con una incidenza del 3,3%, in leggero aumento rispetto a due giorni fa. La Regione era seconda per numero di contagi giornalieri dietro la Campania. Le vittime sono state 26 e portano il totale a 5.592.11 numero degli attuali positivi è di 22.162 con una riduzione di 68 casi. I guariti sono 936. Negli ospedali i ricoverati sono 1.092,ventisette in meno, quelli nelle terapie intensive sono 133, due in più. La distribuzione tra le province vede Palermo con 131 nuovi casi, Catania 392, Messina 88, Siracusa 17, Trapani 57, Ragusa 62, Caltanissetta 47, Agrigento 86, Enna 14. E mentre esplode la polemica sulle 50 mila dosi di AstraZeneca in scadenza e che la Sicilia ha deciso di inviare in Puglia, col Pd che in Assemblea siciliana ha chiesto chiarimenti al governatore Nello Musumeci, prosegue spedita l'operazione "isole Covid free". Sul fronte imprese, si registra il grido d'aiuto lanciato dal presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti (al quinto giorno di sciopero della fame), sentito in commissione Attività produttive all'Ars. «Non riusciamo ad essere ottimisti. Moltissime aziende, oltre 40 mila, rischiano la chiusura in Sicilia. Si stima la perdita di almeno 30 miliardi di fatturato e di circa 30 mila unità lavorative. Se non si interviene immediatamente, sarà una catastrofe senza precedenti>, ha avvertito. Alla presenza dell'assessore regionale Minimo Turano, Manenti ha ribadito che «occorre potenziare la misura straordinaria di liquidità gestita dall' Irfis, anche in termini di celerità istruttoria con tempi di deliberazione certi. È indispensabile agevolare e accelerare il contributo a fronte di finanziamenti concessi alle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall'emergenza epidemiologica da Covid-19. Ci riferiamo specificata *** mente al cosiddetto Fondo Sicilia che occorre rifinanziare il prima possibile e non più con 1'8% a fondo perduto ma almeno coni! 10%, sempre a fondo perduto». Manenti ha anche sollecitato una terza misura che deve essere modulata per le aziende con maggiori esigenze: un finanziamento sino a 350 mila euro da dividersi tra il sistema bancario e 1'1rfis, in cui l'lrfis si deve impegnare a coprire tutti gli interessi maturati anche perla parte da corrispondere al sistema bancario. Il riferimento è alla prevista rimodulazione dei fondi europei e nazionali extra finanziaria (250 milioni di euro), da utilizzare per i ristori alle imprese colpite dalla crisi dovuta alla pandemia. Rimodulazione che, secondo Confcommercio Sicilia, deve essere immediata così come altrettanto immediata deve essere la scelta dei criteri e delle modalità per l'erogazione dei contributi che deve avvenire sempre attraverso l'Irfis. Chiesti ristori, altresì, sia per le utenze che per gli affitti. Risorse in più che devono essere stanziate direttamente ai proprietari degli immobili che dimostrano, attraversa i contratti registrati, il loro credito. In questo modo, i fondi arriveranno direttamente ai proprietari e non incideranno sui ristori previsti, anche se, di fatto, i benefici ricadranno positivamente su tutti. Manenti ha spiegato che proseguirà con lo sciopero della fame sino a quando non si avranno i primi risultati concreti a sostegno delle categorie più duramente colpite. Tra le richieste di Confcommercio Sicilia no al coprifuoco.

Fonte: Gazzetta del Sud

Martedì, 11 Maggio 2021 08:54

RIAPERTURE, IN SETTIMANA ARRIVANO NUOVE DATE

Il ministro Gelmini assicura novità a breve per palestre, piscine e settore del wedding. Venerdì la riunione della cabina di regia dovrebbe decidere su ristoranti al chiuso, caffè al bancone e prolungamento del coprifuoco
Al via la settimana che porterà il Governo a definire il cronoprogramma delle nuove riaperture: dal wedding allo sport, dai ristoranti al chiuso all'allentamento del coprifuoco ai centri commerciali nei weekend. Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c'è quello dei matrimoni, che il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, ha provato a rassicurare: "il Governo ci sta lavorando e sulla base dell'andamento dei contagi presto daremo una data”.

E lo stesso vale per lo sport, dove sono ancora in stand-by piscine al chiuso e palestre: “già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori", ha detto Gelmini. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire già dal primo giugno con linee guida che prevedono banchetti all'aperto, ospiti rigorosamente distanziati e mascherina per tutti. Ma una data più probabile è quella del 15 giugno. Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe invece avvenire prima, mentre i negozi dei centri commerciali dovrebbero aprire al pubblico nei weekend dal 22 maggio. Per quanto riguarda ristoranti al chiuso, caffè al bancone e prolungamento del coprifuoco (alle 23, è l'ipotesi più probabile al momento) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio, ma nella maggioranza non c’è accordo e il premier Draghi dovrà quindi trovare una sintesi come è accaduto per le riaperture del 26 aprile scorso.

La disfida del caffè al banco
Intanto è tornata la zona gialla in quasi tutta Italia, ma non per i bar. Nel senso che rispetto alla zona gialla “classica” stavolta non è possibile consumare al banco (salvo se il pubblico esercizio abbia tavoli all'aperto), come conferma una circolare emessa il 24 aprile dal Ministero dell'Interno (qui il link in pdf). Immediata la reazione di Fipe-Confcommercio, che dopo aver sottolineato che “introduce una limitazione ulteriore che non esiste nel Dpcm del 2 marzo, al quale l'ultimo decreto fa riferimento", sottolinea che "il divieto di consumazione al banco è privo di fondamento giuridico e sanitario. Se il governo non vuole contraddire se stesso, dovrebbe chiarire una volta per tutte e in maniera inequivocabile che bere un caffè al banco e mangiare un croissant è possibile e, con il giusto distanziamento interpersonale, privo di rischi. Ci aspettiamo che si metta subito mano ad un intervento che ristabilisca la possibilità di consumare al banco". Con la circolare si mette al bando "un consumo pratico, veloce e sicuro particolarmente apprezzato dai consumatori anche per la sua economicità".

Ogni due settimane un "check" sul provvedimento
Facendo un passo indietro, va rilevato che le proteste delle Regioni non hanno sortito effetto, almeno per ora. Per il decreto sulle riaperture c'è stata infatti la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le Regioni erano tornate a chiedere di portare il coprifuoco alle 23 e di permettere di lavorare ai pubblici esercizi anche nei locali interni, ma respingendole l'Esecutivo ha precisato che sul provvedimento verrà fatto un check ogni due settimane a tutte le misure. Il primo sarà a metà maggio. A confermarlo lo stesso stesso ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini: "il coprifuoco non durerà fino al 31 luglio. È lo stesso decreto a dirlo, precisando che il Consiglio dei ministri potrà intervenire nelle prossime settimane, modificando periodicamente nel dl sia le regole per le riaperture che gli orari del coprifuoco". Sul tavolo delle richieste delle Regioni c'erano anche le riaperture del settore del wedding e delle piscine al chiuso, oltre alla ripresa degli allenamenti individuali nelle palestre già dal 26 aprile. Di rilevante c'è il fatto che è "saltata" la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana contrariamente a quanto previsto dalle bozze, che indicavano la possibilità di aprire i centri commerciali, i parchi commerciali e le strutture analoghe nei fine settimana a partire dal 15 maggio.


Il contenuto del decreto
Il Consiglio dei ministri ha varato il nuovo decreto anti coronavirus le cui bozza era stata licenziata venerdì scorso. Nessuna novità di rilievo, a parte l’astensione politicamente pesante della Lega, che contesta la conferma del coprifuoco alle 22, valida fino al 31 luglio. Da lunedì 26, dunque, si è cominciato a riaprire, tra i primi i ristoratori: in zona gialla, fino a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all'aperto, mentre dal primo giugno si potrà mangiare anche al chiuso, ma solo a pranzo. Sempre in area gialla riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema, spettacoli e musei. Dal 15 maggio sarà consentita l'attività nelle piscine scoperte e dal primo giugno nelle palestre al chiuso, data in cui saranno aperti al pubblico anche manifestazioni ed eventi sportivi di interesse nazionale. Il 15 giugno ripartono le fiere e dal primo luglio sarà la volta di congressi e parchi tematici. Per quanto riguarda gli spostamenti tra le Regioni resta necessaria l'autocertificazione, dove è già prevista, ma da subito si potrà girare più liberamente con in tasca il “certificato verde”, che attesti la vaccinazione, l'esecuzione di un tampone negativo o l'avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere a determinati eventi, culturali e sportivi.


Fipe: “si chiudono i pubblici esercizi, ma il Covid circola altrove”

 

Un'operazione condotta dai Nas in un migliaio di imprese mai sottoposte a misure restrittive in tutta Italia ha rivelato che il Covid 19 circola abbondantemente in questi luoghi, frequentati ogni giorno da milioni di persone. "Si è scoperta l'acqua calda. Da mesi, dinanzi ai contagi che crescono, denunciamo l'inefficacia di misure di contrasto della pandemia che hanno un unico leit motiv: la chiusura dei pubblici esercizi”, ha commentato Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. "È ora di abbandonare la politica delle chiusure - aggiunge la Federazione - e concentrarsi sui controlli che vanno estesi e rafforzati a tutte le attività perché se si rispettano i protocolli tutti possono lavorare in sicurezza. È inaccettabile che dinanzi alla circolazione del virus si utilizzino le nostre attività come capro espiatorio per dire che si sta facendo tutto il possibile, mentre non è affatto così".

 

Il commento di Federazione Moda Italia
"Abbiamo apprezzato la tempestività con cui il ministro Giorgetti ha dato seguito alla nostra proposta di permettere l'apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento. Anche le numerose attività di moda nei centri commerciali si aspettavano un'inversione di tendenza sulle aperture nei weekend dal 15 maggio. Attendiamo fiduciosi l'accoglimento delle nostre proposte anche a seguito del check a tutte le misure che sarà effettuato ogni due settimane o in sede di conversione del decreto in legge". Così il presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi.

 

Riapertura scuole, Conftrasporto propone ncc e taxi
“Per supportare un corretto nuovo avvio delle scuole superiori nelle grandi città è necessario usare i soldi pubblici per modalità di trasporto intelligente”. Così Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, convinto della necessità di una maggiore sicurezza negli spostamenti all’interno delle aree metropolitane. “Invece di mandare nuovamente gli studenti nelle metropolitane e sui tram affollati, è necessario permettere, per quegli studenti che arrivano dalle aree limitrofe delle grandi città, di organizzare il trasporto in piccoli gruppi con taxi e NCC. Usiamo i soldi pubblici – suggerisce Uggè - affinché gli studenti, ma anche i docenti, viaggino con maggior sicurezza anche attraverso la suddivisione delle classi di insegnamento, quindi con differenti orari di ingresso a scuola durante la giornata, come si faceva una volta. Contemporaneamente, aiutiamo le categorie dei tassisti e degli ncc, che soffrono per mancanza di clienti. Lo Stato deve fare la sua parte”.

 

Sangalli: “anticipare le riaperture per le attività all'interno”


"Le aperture per le sole attività all'aperto rischiano di penalizzare almeno la metà delle imprese che non possono usufruire di questa possibilità. Per i pubblici esercizi della montagna, poi, è una doppia penalizzazione considerate le condizioni climatiche”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento alla giornata "Legalità, ci piace!”. "Chiediamo - ha aggiunto Sangalli - due ulteriori accorgimenti: favorire una sensibilizzazione nei confronti delle amministrazioni locali nel permettere di utilizzare nuovi spazi pubblici, così da maggiore vivibilità delle nostre città e territori; anticipare prima possibile le aperture anche all'interno, con distanziamento e protocolli di sicurezza".

Fipe: “decreto un primo passo, ma serviva più coraggio”

"Avere una data per poter ripartire e poter lavorare la sera sono certamente segnali che vanno nella giusta direzione, ma ci aspettavamo maggiore coraggio". È il primo commento della Federazione Italiana dei Pubblici esercizi, Fipe-Confcommercio, per la quale “si tratta solo di un primo punto di partenza, perché troppe imprese restano tagliate fuori dalla limitazione del servizio ai soli spazi esterni, subendo così una discriminazione. Per queste realtà il lockdown non finirà il 26 aprile. È fondamentale avere già nei prossimi giorni una road map molto precisa che indichi come e quando le riaperture potranno coinvolgere, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, anche tutti quei locali che hanno a disposizione solo spazi interni. Parallelamente sarà importante invitare i Comuni a fare tutto quanto in loro potere per favorire la concessione di suolo pubblico agli operatori sfavoriti da questa riapertura parziale". Fipe sottolinea infine che "sarà essenziale che tutti quanti, imprenditori e avventori, dimostrino il massimo senso di responsabilità, rispettando pedissequamente le norme di sicurezza sanitaria stabilite dal Comitato tecnico scientifico. Non possiamo permetterci passi falsi. L'obiettivo comune deve essere quello di tornare a lavorare, e dunque a vivere, a pieno ritmo".

Sono 116mila i locali senza spazio esterno

Fipe fa inoltre notare che riaprire solo le attività che hanno i tavolini all'esterno "significa prolungare il lockdown per oltre 116mila pubblici esercizi". Il 46,6% dei bar e dei ristoranti italiani non ha infatti spazi all'aperto, una percentuale peraltro che nei centri storici, soggetti a regole molto più stringenti, aumenta considerevolmente. "Se questo è il momento del coraggio dice Fipe - che lo sia davvero. I sindaci mettano a disposizione spazi extra per le attività economiche che devono poter apparecchiare in strada ed evitare così di subire, oltre al danno del lockdown, la beffa di vedere i clienti seduti nei locali vicini". Per la federazione la data del 26 aprile da sola "non basta. Dobbiamo dare una prospettiva a tutti gli imprenditori. Bisogna lavorare da subito a un protocollo di sicurezza sanitaria stringente, che consenta la riapertura anche dei locali al chiuso e bisogna darci un cronoprogramma preciso, a partire dal 26 aprile. Non c'è più tempo da perdere. Nelle prossime ore chiederemo all'Associazione nazionale dei Comuni italiani di collaborare con noi per spingere i sindaci a concedere il maggior numero di spazi esterni extra, in via del tutto eccezionale e provvisoria, agli esercizi che in questo momento ne sono sprovvisti. Sarebbe un bel segnale di unità e di voglia di uscire dal pantano tutti insieme".

 

Sib: “'stabilimenti pronti ad accogliere i turisti stranieri dal 15 maggio”

Gli stabilimenti balneari "sono pronti ad accogliere i turisti anche stranieri, in particolare i tedeschi, che con la Pentecoste dal 13 maggio hanno un periodo di vacanze di 15 giorni. La nostra richiesta è stata accolta, siamo soddisfatti: l'apertura a giugno ci avrebbe penalizzato rispetto ad altri mercati concorrenti come la Grecia e la Spagna. L'importante è che l'Italia c'è, è pronta". Così Antonio Capacchione, presidente del Sib Fipe- Confcommercio, soddisfatto per l'accoglimento della richiesta fatta nei giorni scorsi al ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. I balneari hanno iniziato già da qualche settimana a fare lavori di manutenzione sulle spiagge perché "non è che alziamo una saracinesca e apriamo - spiega Capacchione - alle volte c'è bisogno di un mese, di due mesi, dipende dalle dimensioni degli stabilimenti e quindi confido che dal 15 maggio si possa iniziare davvero a lavorare".

 

Federalberghi: “le terme sono già aperte e potranno offrire maggiori servizi”
Bene gli indirizzi formulati dalle Regioni, che “confermano gli alti standard di sicurezza garantiti dalle aziende termali”, ma non è chiaro “a quali ipotesi di termalismo si faccia riferimento quando si parla di riaperture al primo luglio. Ci auguriamo solo che eventuali profili di limitazioni alle attività termali presenti ad oggi nei testi normativi vengano aboliti al più presto”. Lo sottolinea Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme, per il quale comunque "un ulteriore segnale positivo verrà dalle decisioni che il Governo si appresterebbe ad assumere e che consentirebbero di riprendere a breve i flussi turistici e sanitari idonei a far ripartire il settore dopo un anno di grosse difficoltà”. In ogni caso, conclude la Federazione, è bene ricordare che “gli stabilimenti termali italiani sono aperti già oggi per le prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza (fangobalneoterapia e inalazioni, ad esempio) e per attività riabilitative e terapeutiche".

 

Anche il gioco legale vuole ripartire, “noi dimenticati dal decreto”


Le quattro organizzazioni degli esercenti del gioco legale, tra cui Acadi-Associazione Concessionari dei Giochi Pubblici aderente a Confcommercio, esprimono "sconcerto e infinita preoccupazione per l'assenza di indicazioni sulle riaperture del gioco legale nella bozza del decreto Covid". "Il Governo, anche alla luce della drammatica situazione economica del Paese, ha deciso di riaprire nelle prossime settimane praticamente tutte le attività economiche, compresi cinema, teatri, palestre - affermano le organizzazioni – ma ancora una volta non troviamo alcun cenno sulla riapertura delle sale da gioco, chiuse da 300 giorni". La situazione economica delle aziende del settore, che non hanno goduto al momento di alcun ristoro, è drammatica: 12mila punti vendita chiusi, indotto completamente fermo, oltre 60mila lavoratori a rischio. "Siamo stupefatti che il settore del gioco rimanga praticamente l'unico escluso dalle previsioni di riapertura - concludono le associazioni di settore - nonostante l'impegno ad una riapertura in sicurezza e sostenibile. Confidiamo che nel testo definitivo il Governo possa indicare una data certa di riapertura, coerentemente con quanto è accaduto per tutti gli altri settori economici".

Una prima risposta all’appello è arrivata dal sottosegretario al Ministero dell'Economia, Claudio Durigon, che intervenendo a un webinar organizzato da Acadi-Confcommercio ha affermato: ''stiamo ragionando sulla possibilità di far rientrare nel prossimo dpcm una data conclamata di riapertura'' per il settore del gioco pubblico”, cercando di "qualificarla nel contesto dei ristoranti al chiuso''. ''Spero che nei prossimi giorni avremo delle notizie importanti''.

 

Confermato il Salone del Mobile, Sangalli: “evitato un autogol”
"La conferma del Salone del Mobile evita un autogol economico e dimostra ancora una volta che quando Milano fa sistema è sempre vincente. Ma soprattutto delinea con chiarezza il tempo della ripartenza per la nostra città e il Paese. È evidente che la rinuncia a una manifestazione così importante sarebbe stata letta a livello internazionale come l'incapacità del sistema italiano di garantire livelli minimi di sicurezza con ripercussioni evidenti per la ripresa del turismo". Per Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Milano, è stato "evitato il passo falso” e ora “proponiamo di far convergere sulla sessantesima edizione l'avvio simbolico del Pnrr e dunque della ripresa economica e sociale della città e del Paese. Trasformando, anche a livello di comunicazione internazionale, una rinuncia penalizzante in una opportunità di nuova crescita".

 

Confcommercio Sicilia lancia “A fuoco il coprifuoco”

Il nome è volutamente provocatorio, “A fuoco il coprifuoco”, ma l’iniziativa che Confcommercio Sicilia si accinge ad attuare di concerto con Fipe vuole in realtà gridare “basta” rispetto alla scelta di far chiudere i pubblici esercizi alle 22 in piena estate, favorendo comportamenti disordinati e opposti. “La nostra non è disobbedienza civile – sottolinea il presidente di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti – ma vogliamo alzare la voce rispetto a un provvedimento inaccettabile, ancora di più in una terra come la nostra dove, in estate, con le elevate temperature, il periodo serale è quello scelto per cercare un poco di refrigerio, per ritemprarsi dalle fatiche giornaliere, per godere della brezza marina. E tutto ciò, naturalmente, va ad incrociarsi con le legittime aspettative degli operatori del settore che sfruttano questo periodo per accrescere i loro affari, un’attesa ancora più pressante dopo mesi e mesi di fermo. Avvieremo, a livello siciliano, una raccolta firme su Change.org che attiveremo tra i nostri associati e metteremo a disposizione della nostra confederazione a livello nazionale per esprimere tutto il dissenso verso questa decisione che continua a penalizzarci in maniera forte”.

 

Confcommercio Milano: con nuove per coprifuoco e locali al chiuso crescita dei ricavi tra 18 e 184 milioni

Spostare il coprifuoco alle 23 consentirebbe una crescita dei ricavi pari a 18,6 milioni di euro, spingersi alle 24 permetterebbe invece un recupero di 33,6 milioni di euro". La stima è dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, focalizzata sulle attività di somministrazione: bar e ristoranti. Ben altro impatto, dal punto di vista economico, avrebbe invece, la riapertura dei locali anche al chiuso con lo slittamento del coprifuoco alle 23: +109 milioni di euro (con il coprifuoco alle 24 l'incremento raggiungerebbe i 184 milioni di euro). "A Milano, Monza Brianza e Lodi operano 21mila pubblici esercizi con un volume d'affari complessivo mensile, con l'attuale zona gialla ‘rafforzata’, di 380 milioni di euro: dimezzato rispetto a una situazione senza Covid", conclude la Confederazione.